Industria

Elogio della spazzatura

Si dice che “la spazzatura di un uomo sia il tesoro di un altro”. Mai stato così vero.

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Per l’industria dello smaltimento rifiuti, così come per altre, il riciclo è sempre stato importante.

Senza questo processo non si venderebbero auto o libri usati, né esisterebbero siti come il noto eBay. Non ci sarebbero neppure materiali come l’alluminio e la carta da giornale, che, se riciclati, sono più economici.

Hari Srinivas, coordinatore del Global Development Research Centre (GDRC), think tank ambientale di Kōbe, in Giappone, ritiene che nel mondo prevalgano tre tendenze.

“Una è l’aumento dei volumi di rifiuti, la seconda è il cambiamento della loro composizione (maggiore produzione di rifiuti inerti e inorganici) e la terza è l’inclusione di rifiuti pericolosi. È necessario rivalutare e analizzare ciò che è realmente da considerare come scarto”.

I rincari di materiali come carta, plastica, alluminio, acciaio, rame, o di metalli preziosi come l’oro e il mercurio, con i quali entriamo in contatto quotidianamente, spingono il processo del riciclo a nuovi livelli.

Disaggregare il flusso dei rifiuti per separare questi materiali ha un valore quanto mai elevato, così come elevati sono i relativi incentivi. Secondo Srinivas, i rifiuti solidi urbani costituiscono circa il 20 percento dei rifiuti prodotti complessivamente nel mondo.

È solo negli ultimi anni (2010–2011), tuttavia, che il pezzo mancante ha completato il puzzle.

I normali rifiuti organici – bucce di banana, gusci d’uovo, avanzi di cibo, semi di pesca, ossa di pollo, ecc. – che una volta venivano semplicemente interrati in discarica e lasciati a degradare, oggi possono essere trasformati su scala industriale in energia o fertilizzanti.

Il metodo di separazione alla fonte, come viene talvolta chiamato, comporta sostanzialmente la disaggregazione dei residui di materiale organico di origine alimentare e, quando possibile, la loro trasformazione in biogas o concime.

In alcuni paesi, quali Sri Lanka, Corea del Sud, India, Kenya, Israele, Stati Uniti e Svezia, impianti industriali di vario tipo producono energia elettrica da rifiuti organici mediante progetti di cogenerazione, in cui il gas metano derivante dalla fermentazione di residui alimentari viene raccolto e convertito in elettricità. Il gas di discarica (Landfill Gas, LFG) è attualmente impiegato da oltre 1.200 discariche in tutto il mondo per generare elettricità o carburanti alternativi per veicoli e processi industriali.

Secondo Roger Ekström, presidente del complesso residenziale di edilizia cooperativa Liljeholmens Port, a Stoccolma, dove è stato adottato il metodo di separazione alla fonte dei rifiuti organici, il beneficio consiste nella riduzione complessiva dei rifiuti domestici.

“La separazione alla fonte ci permette di ridurre il numero complessivo di contenitori per rifiuti domestici. Con i soldi risparmiati, si acquistano contenitori nuovi”, dice Ekström.

Le stime ufficiali indicano che la produzione pro capite di rifiuti varia da due a cinque chilogrammi al giorno, a seconda dei paesi. Con il generale aumento della popolazione e dei consumi, urge fare un uso creativo della spazzatura per renderne vantaggioso l’impiego e il riutilizzo.

“L’attività di smaltimento rifiuti non è quella che farà sopravvivere l’azienda nel lungo termine”, ha dichiarato su CNN Money David Steiner, CEO di Waste Management, la principale impresa americana
per la gestione dei rifiuti. “Bisogna cogliere le opportunità offerte dall’onda della sostenibilità”.

Come conseguenza, riferisce CNN Money, l’azienda ha dirottato gli investimenti dalle 273 discariche agli impianti di riciclaggio, oltre ad aver attuato un’aggressiva politica di finanziamento, o acquisizione, di aziende specializzate in tecnologie per l’estrazione o la produzione di energia da materiali di scarto.

Questa è la linea guida anche di altri imprenditori del settore.

La cinese Zhang Yin, per esempio, soprannominata “Regina della spazzatura”, negli anni novanta insieme al marito perlustrava le discariche americane in cerca di carta da macero da esportare in Cina. Oggi, la Nine Dragons Paper è la più grande azienda di prodotti cartari in Asia quotata alla Borsa di Hong Kong.

Intanto a Seattle, Eli Reich, un ingegnere meccanico divenuto imprenditore, aveva messo in piedi un piccola attività per produrre borse a tracolla a partire da camere d’aria di biciclette. Il passaparola è stato tale che nel 2006 Reich ha aperto un negozio e fondato la Alchemy Goods, che oggi produce e commercializza borse a tracolla, portafogli, portamonete e accessori dello stesso materiale. Il sito di Alchemy Goods riporta che ad oggi sono state sottratte al destino di spazzatura 182.000 camere d’aria, le quali sono state recuperate dai negozi di bici di Seattle. Il motto aziendale è “Rendere utile ciò che è inutile”.

Un’altra iniziativa illuminata è nata in California, per opera di Lindsay Smith. Nel 2001, 26 alberi del suo quartiere dovevano essere abbattuti perché le loro radici, sollevandosi, frantumavano i marciapiedi. Ripararli era troppo oneroso. Smith chiese un sussidio statale e spese due anni a compiere ricerche, che portarono alla realizzazione di piastre in gomma ricavata da pneumatici usati, accoppiabili mediante incastro. Essendo flessibile, la gomma fa sì che i marciapiedi flettano anziché rompersi per effetto della spinta delle radici. La società da lei fondata, la Rubbersidewalks, ha ricevuto ordini per l’installazione di queste piastre in oltre 60 città statunitensi.

E poi c’è il cassonetto per rifiuti con compattatore alimentato a energia solare. Pressando direttamente l’immondizia al suo interno, la raccolta può avvenire solo quando occorre. Sul sito si legge che l’uso del Big Belly Solar, questo è il nome del cassonetto intelligente, riduce la frequenza di raccolta dell’80 percento, e quindi i consumi di carburante e le emissioni inquinanti. A Filadelfia, dove i cassonetti Big Belly sono stati installati in una zona della città, il risparmio di carburante è ammontato nel primo anno a quasi 625.000 euro.

Per non essere da meno, San Francisco è stata una delle prime città negli USA a raccogliere le deiezioni canine in un popolare parco cittadino per trasformarle in gas metano mediante un digestore anaerobico.

Darren Atkinson è un altro imprenditore eco-illuminato che ha costruito un piccolo impero con il recupero di schede madri di computer aziendali poi rivendute su eBay e Craigslist. Alla rivista Forbes ha raccontato:

“Mio padre era un cacciatore e, sebbene io non lo sia diventato, non ho mai dimenticato quando mi spiegava che per catturare una preda devi osservare i suoi escrementi, i quali ti rivelano di cosa si nutre, se nel branco c’è un animale malato, o se sono in aumento o in diminuzione. Se fossi un CEO, dedicherei tutti i giorni un po’ di tempo a osservare i rifiuti – possono essere più eloquenti di un bilancio di esercizio”.