La Novanta porta il drive-by-wire più vicino al mercato dell’auto

Le tecnologie drive-by-wire applicate all’auto sono ormai molto prossime alla fase di commercializzazione.

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Elegante e ricca di fascino, controllata da una sofisticata e innovativa rete di dispositivi drive-by-wire, la concept car Bertone-SKF Novanta ha ricevuto il riconoscimento di miglior prototipo che unisce la tecnologia al design, al Michelin Bibendum Challenge del 2002, l’annuale vetrina dei veicoli tecnicamente ed ecologicamente più avanzati.

Alla SKF e alla Bertone, la manifestazione ha dato l’opportunità di presentare al pubblico «un concetto» marciante, capace di offrire un esempio del modo in cui la tecnologia drive-by-wire riesca a sposarsi con l’ecologia, secondo le intenzioni del Challenge e nello stesso tempo di dimostrare che è il momento propizio per un approccio moderno, più socialmente consapevole alla politica dei trasporti.

Il Michelin Challenge 2002 si è tenuto in diverse città di Germania e Francia, per concludersi a «Le Mondial de l’Automobile 2002,» il Salone Internazionale dell’Auto di Parigi.

La concept car è stata riconosciuta dalla ricerca scientifica come una soluzione di notevole interesse e per essa si prevede un importante futuro di mercato. Il successivo compito da affrontare è ora quello di ottenere l’approvazione delle varie normative nazionali e internazionali, che devono garantire la sicurezza delle persone e promuovere un’ampia accettazione delle nuove tecnologie. L’immagine della Novanta davanti al Parlamento Europeo di Strasburgo sta a simboleggiare che il primo passo verso tecnologie commerciali avanzate per un sistema di trasporti sostenibile è stato effettuato.

L’esperienza drive-by-wire
Il 23 Settembre 2002, sono state condotte presso il circuito tedesco di Formula 1 di Hockenheim diverse prove comparative. La Novanta si basa sulle esperienze acquisite con la prima concept car drive-by-wire della Bertone-SKF, la Filo. Il nuovo design e il comportamento di guida della Novanta derivano appunto dalla Filo e sottolineano la crescente maturità e affidabilità di questa tecnologia avanzata. Rispetto alla Filo Bertone-SKF, la Novanta presenta  notevoli miglioramenti nel feedback e nella sensibilità dello sterzo, come pure nel sistema di frenatura e nell’interfaccia con la trasmissione.

«Siamo molto fieri del contributo dato dalla tecnologia by-wire in termini di sicurezza attiva e passiva (ad esempio con l’eliminazione della colonna sterzo) e del design, che, nella sua grinta sportiva non rinuncia al comfort.» ha dichiarato Filippo Zingariello, responsabile della SKF Drive-by-Wire Unit. «Il cuore del sistema è l’attuatore elettro-meccanico intelligente (SEMAU), che mette in chiara evidenza tutta la sua funzionalità».

Rispetto a quella della Filo, l’unità di controllo del guidatore – la «Guida» – è stata considerevolmente affinata. I sensori incorporati di posizione e forza inviano un flusso continuo di dati alle unità di controllo degli attuatori intelligenti, attraverso una rete di comunicazioni «fault tolerant». Le due leve interconnesse hanno una rotazione massima di 20° intorno alla posizione centrale di marcia in rettilineo e controllano il movimento delle ruote sterzanti tramite un attuatore intelligente che sostituisce il tradizionale gruppo pignone e cremagliera. Alle basse velocità, le leve danno luogo ad uno spostamento delle ruote di grande entità, mentre la loro sensibilità si riduce man mano che la velocità aumenta. Un feedback preciso e intuitivo del comportamento dinamico della vettura è essenziale per il comfort del guidatore e, soprattutto, per la sicurezza.

Il sistema di frenatura, realizzato in collaborazione con l’italiana Brembo, monta le pinze con un attuatore elettromeccanico integrato che agiscono sulle quattro ruote in modo indipendente, contribuendo in tal modo ad assicurare un migliore controllo della vettura. Grazie ai tempi brevissimi di propagazione del segnale e di reazione del sistema, nel «recovery mode» è possibile rilevare immediatamente qualsiasi anomalia. Nel caso di un poco probabile evento come questo, viene attivato un software dinamico di controllo della vettura che evita il rischio di pericolosi sbandamenti.

Il cambio delle marce è reso automatico mediante un controllo logico dedicato, il quale invia a un attuatore  intelligente elettromeccanico i segnali emessi dai pulsanti di comando situati sul braccio di supporto della Guida.

Le unità SEMAU sono componenti vitali del veicolo. Integrate in una rete, tengono sotto controllo continuo tutta la vettura, i singoli attuatori e i livelli di alimentazione della corrente elettrica. La vettura utilizza sia la tradizionale alimentazione da 14 V sia quella emergente da 42 V. In caso di anomalie all’elettronica, viene effettuata una riconnessione automatica del nodo nel giro di millisecondi.

Un approccio radicale
La vettura ha l’aspetto grintoso di una  berlina di alta gamma, con un’architettura interna radicalmente nuova. Quando il guidatore entra nella Novanta, non ha davanti a sé né il volante né il piantone; infatti la Guida è inizialmente nascosta e fuoriesce successivamente dal pannello interno della porta mostrando tutte le sue particolarità di dispositivo compatto, pulito ed ergonomico, capace di offrire comfort di guida, soddisfazione e alto livello di sicurezza.

Nella visione degli stilisti della Bertone, con l’introduzione di un nuovo modo di guidare, il rapporto di tipo virtuale fra il guidatore e la vettura diventa sempre più stretto: in luogo del tradizionale volante e del selettore delle marce troviamo un’interfaccia intelligente. «Qui la nostra idea ha raggiunto il limite più elevato» dichiara Roberto Piatti, direttore generale della Stile Bertone. «Nell’abitacolo la Guida deve rimanere perfettamente nascosta, almeno fino a quando il guidatore non decide di avviare il motore».

A parte la Guida, la sola interfaccia con il veicolo si trova dietro una striscia luminosa che percorre tutto l’abitacolo. Toccando leggermente lo schermo arancione centrale, è possibile interagire con il Nokia Communicator. Il grande quadro è un vero e proprio sistema di navigazione, che incorpora un scanner in miniatura delle impronte digitali, che si serve di questa originale «password» per avviare la vettura e attivare il suo «sistema nervoso». Nel sistema è possibile memorizzare le preferenze di guida personali, la posizione del sedile, il condizionamento dell’aria, i promemoria per i rifornimenti di carburante, le verifiche tecniche e anche la musica, che trae vantaggio dal grande spazio interno. Un modulo compatto del sistema surround della Bose Corporation consente una riproduzione musicale di alta qualità. Grazie a questo avanzato sistema si ottiene la massima personalizzazione a bordo. Con l’ausilio di sofisticate opzioni il viaggio può iniziare senza dover fare altro che toccare lo scanner con un dito.

Il gruppo di lavoro SKF
Al progetto hanno partecipato dodici persone della SKF, provenienti da unità specialistiche di tutto il Gruppo: la Drive-by-Wire (Automotive Division), la Transrol (Industrial Division) e la Sensorised Bearings (Electrical Division). Il lavoro è stato portato avanti nello stabilimento di produzione di Airasca.

Per portarlo a termine è stato necessario arricchire il progetto con un ulteriore contenuto tecnico riguardante sia i componenti meccanici sia il software, per ottenere i massimi livelli di comfort e sicurezza. Mentre la Filo aveva positivamente sorpreso per l’introduzione di attuatori intelligenti nei sistemi di sterzo, frenatura e trasmissione, supportati da adeguati livelli di ridondanza, la Novanta ha ora convinto le persone più scettiche circa la prontezza e le prestazioni delle varie funzioni by-wire.

Nel suo complesso la concept car rientra nella visione SKF circa il futuro della progettazione dei veicoli. Essa riflette la tendenza verso una nuova filosofia di guida. Nei veicoli sportivi, lo stile di guida è ancora legato alle sensazioni tattili fra il guidatore e le parti meccaniche, quali ad esempio lo sterzo e il cambio, e quindi per qualche tempo le tradizionali interfacce tra guidatore e veicolo rimarranno immutate. I cambiamenti più significativi verranno apportati nei punti meno in vista. I sistemi drive-by-wire saranno installati in modo da presentarsi come i tradizionali sistema di interfaccia. Le modifiche più radicali che questa tecnologia offre per reiventare l’interno delle vetture possono richiedere del tempo per essere accettate.

La carrozzeria sportiva della Novanta è impostata sul telaio della SAAB 9-5 tre litri V6. La proposta di partire da una classica berlina di alta gamma è stata fatta per far comprendere al pubblico che il drive-by-wire non è una moda passeggera, ma è una tecnologia in cui la SKF e la Bertone credono fermamente.

Lo sviluppo della mobilità, che ha avuto luogo nel secolo scorso, rappresenta uno dei maggiori progressi dell’umanità, un fattore straordinario di crescita sociale ed economica. Sulla base delle previsioni di una costante diffusione dell’automobile in tutto il mondo, occorre ricercare nuove vie per assicurare soluzioni sostenibili e ecologicamente accettabili per le necessità di trasporto.