L’unità racing e il mondo del kart

La fiera del kart di Montichiari premia la SKF Kart Unit e il nuovo cuscinetto motore

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La fiera del kart di Montichiari premia la SKF Kart Unit e il nuovo cuscinetto motore

gli inizi di gennaio, come di consueto da numerosi anni, SKF Racing ha partecipato all’evento fieristico clou a livello italiano, che ha come unico ed incontrastato protagonista il Kart. Si tratta della fiera di Montichiari (BS), che quest’anno ha battuto il record di presenze dello scorso anno, con oltre 6.600 visitatori nelle tre giornate di fiera. Solo durante la giornata di domenica sono stati 3.200 i visitatori che hanno affollato i 70 stand della rassegna del karting.

Le fiere, si sa, sono un grande punto d’incontro da parte di appassionati e di chi fa di queste passioni una vera e propria fonte di reddito, realizzando kart da competizione che corrono per vincere sui circuiti di tutto il mondo.

SKF Racing sta continuando a supportare con nuovi prodotti questo mercato e lo fa fornendo un valido supporto per poter essere sempre più competitivi.

I prodotti presentati aiutano il pilota a trovare quella performance in più rispetto agli analoghi cuscinetti della concorrenza asiatica, quelli senza alcun valore aggiunto. È bello scoprire che le persone che sono venute a trovarci allo stand, lo hanno fatto certe di trovare quel vantaggio basato sullo scambio di conoscenza ed esperienza tecnica e operativa che SKF Racing può offrire.

In poche parole non vedono l’ora di testare il cuscinetto SKF, di metterlo alla frusta per gloriarsi di essere riusciti ad arrivare a 160-170 km/h sulla pista Lonato, o ancora meglio, di aver fatto il miglior tempo in pista vincendo la gara.

Abbiamo accondisceso ai loro desideri fornendo, ancora una volta a Montichiari- la possibilità di toccar con mano i gioielli “volventi” che abbiamo realizzato: l’SKF Kart Unit ed il cuscinetto speciale per albero motore a rulli.

Il primo, ormai noto negli ambienti kartistici come “il cuscinetto che non rovina l’assale”, si monta e si smonta rapidamente e fornisce simmetria nel comportamento dinamico del telaio. Il sistema ConCentra che equipaggia la SKF Kart Unit facilita il fissaggio e l’eventuale smontaggio dell’assale posteriore. Questo aspetto, molto gradito al settore, permette di non rovinare la superficie con le impronte da grani, tipiche del fissaggio del cuscinetto industriale Y. È un cuscinetto che permette una facile manutenzione e pulizia, gli schermi sono smontabili, e il lavaggio e successivo re-ingrassaggio risulta essere molto più vantaggioso ed efficace dei cuscinetti attualmente in commercio, di manifattura asiatica, con gli schermi tipo Z, fissi e di difficile estrazione.

Il secondo, invece, è presentato come il cuscinetto che rivoluziona la geometria e il comportamento sotto sforzo dell’albero motore. Proprio così, abbiamo col tempo saputo convincere i costruttori di motori che desideravano di più in termini di performance ed affidabilità. Abbiamo sfruttato le conoscenze e l’esperienza della motoGp (classi 125 cc e 250 cc) per fornire un prodotto che, ad oggi, sul mercato non ha eguali.

La sua capacità di carico, il suo ridotto spread di gioco radiale, la particolare geometria dell’anello interno ci hanno permesso di attirare l’attenzione da parte di una vasta rosa di produttori, che rappresentano il 70% dei costruttori di motori a 2 tempi per il kart, proponendo loro di utilizzare di serie questo cuscinetto per la produzione e commercializzazione aftermarket.

Grazie alla perfetta intercambiabilità con il cuscinetto a sfere largamente utilizzato in passato sarà proprio l’aftermarket a creare un ulteriore volano per far in modo che questo prodotto venga conosciuto e utilizzato nella maggior parte dei motori racing e non a 2T, che vogliono “dire la loro” in pista.

Il cuscinetto riesce a guidare di più l’albero motore, permettendo un efficace contrasto al disallineamento angolare che, con i cuscinetti a sfera invece avrebbe, facendo altresì aumentare la vita della gabbietta a rullini sulla testa di biella. Il volume di riempimento del cuscinetto è maggiore del suo cugino a sfere e questo permette di trattenere in misura inferiore un volume d’aria che è concausa del cosiddetto effetto pompaggio…ininfluente a qualche migliaia di giri, ma che si fa sentire, a detta degli esperti, quando i giri del motore iniziano a salire fino a toccare nei casi più estremi i 19000 giri/min.

Ma è il cosiddetto banco prova a darci l’ultima parola, mettendo insieme ed equilibrando tutte le caratteristiche elencate, tendendoci quasi la mano in segno di ringraziamento per il lavoro svolto e facendoci notare che quegli 0,3-0,6 CV di potenza in più sono proprio una meraviglia, perché supportano il progresso motoristico e fanno brillare gli occhi dei presenti, tanti protagonisti che animano l’appassionato mondo del kart.