Ricordare il passato con lo sguardo al futuro

Attraverso la partecipazione alla mostra “Fare gli Italiani”e il contributo ­offerto al nuovo Museo dell’Automobile di Torino, SKF è presente in alcune delle più importanti iniziative organizzate in occasione dei ­festeggiamenti per il 150° anniversario ­dell’unità d’Italia.

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Attraverso la partecipazione alla mostra “Fare gli Italiani”e il contributo ­offerto al nuovo Museo dell’Automobile di Torino, SKF è presente in alcune delle più importanti iniziative organizzate in occasione dei ­festeggiamenti per il 150° anniversario ­dell’unità d’Italia.

Un viaggio alla frontiera più avanzata della tecnologia per conoscere l’auto che verrà: è questa l’esperienza che possono vivere tutti i visitatori dell’installazione SKF realizzata all’interno del nuovo Museo dell’Auto di Torino. Il contributo che la consociata italiana del gruppo svedese ha offerto al nuovo allestimento di Francois Confino è una struttura in plexiglass a forma di auto collocata nella sezione dedicata alla storia del telaio e della scocca. La sagoma trasparente dell’automobile permette di vedere una serie di prodotti SKF montati sulle principali applicazioni automobilistiche: il mozzo ruota, le sospensioni, lo sterzo e la trasmissione (l’installazione non include i componenti SKF destinati al motore, presenti in un’altra area del Museo).

Attraverso un sistema multimediale formato da schermi touchscreen, il visitatore può “dialogare” con le applicazioni, ed è accompagnato in un percorso formato da quattro storie complementari, ognuna delle quali illustra passato, presente e futuro dell’applicazione specifica. Il futuro dell’auto è indirizzato verso tre direzioni fondamentali: la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, l’utilizzo sempre più diffuso dell’elettronica e un nuovo concetto di sicurezza, definita “attiva” perché basata su un’interazione sempre più stretta tra veicolo e utilizzatore finale.

È il caso dello sterzo, per esempio, destinato a diventare l’elemento di scambio dei dati provenienti da ruote, freni e sospensioni, la cui elaborazione genererà una risposta immediata dell’auto alle diverse condizioni di guida. A questo proposito, SKF supporta i costruttori di automobili nella progettazione dello “Steering by Wire”, lo sterzo guidato dall’elettronica.

L’elettronica giocherà un ruolo fondamentale anche nella trasmissione, perchè il motore a combustione interna non dovrà più generare il moto, ma alimentare un alternatore. Grazie a un sistema di cavi elettrici, l’energia sarà convogliata a un’unità di controllo che avrà il compito di modularla e inviarla a diversi motori elettrici, uno per ogni ruota. La trasmissione, però, gioca un ruolo fondamentale anche nella lotta alla riduzione delle emissioni di CO2. Per raggiungere questo obiettivo SKF ha messo a punto una vasta gamma di soluzioni a risparmio energetico in grado di ottimizzare ogni area della trasmissione.

L’auto di domani, inoltre, sarà dotata di sospensioni a controllo attivo, quattro ruote sterzanti e controllo attivo dell’angolo di convergenza, cioè funzioni oggi presenti soltanto su prodotti di nicchia. I cuscinetti attacco sospensione progettati da SKF, prodotti in materiale composito e provvisti di guarnizioni contro l’ingresso degli agenti atmosferici, svolgono un lavoro fondamentale per la sicurezza dell’auto, perché oltre a contribuire al controllo della direzione del veicolo, assorbono i carichi che le ruote trasmettono al telaio durante la marcia.

La necessità di contenere il peso delle vetture e i relativi consumi di carburante ed emissioni di CO2, infine, ha portato i costruttori di automobili a chiedere ai fornitori di cuscinetti mozzo ruota una sempre maggiore integrazione tra i componenti e un maggior rendimento energetico.

Per rispondere a questa domanda, la tecnologia SKF impiegata nella costruzione dei cuscinetti mozzo ruota è andata verso l’utilizzo di leghe leggere e materiali ad alta resistenza, che unito all’impiego sempre più esteso dell’elettronica trasformerà il cuscinetto mozzo ruota in un vero e proprio sistema meccatronico, crocevia delle informazioni necessarie ad aumentare il livello di sicurezza attiva dell’autovettura.

E la storia dell’evoluzione tecnologica è uno degli elementi caratterizzanti la mostra allestita alle Officine Grandi Riparazioni “Fare gli italiani. 150 anni di storia nazionale”, che lo scorso 17 marzo ha aperto il calendario degli appuntamenti dedicati alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia.

La mostra ha visto il contributo della SKF, che per l’occasione ha prestato agli organizzatori cinque macchinari del Museo della Meccanica e del Cuscinetto di Villar Perosa: due bilancieri, una pressa verticale, una pressa con gabbia per cuscinetti e un’alesatrice.

Tutti i macchinari risalgono al periodo che va dagli anni ’40 agli anni ’60 del secolo scorso, e abbelliscono l’esposizione che rimarrà aperta fino al prossimo 20 novembre. “Fare gli italiani” racconta la storia d’Italia dall’unità ai giorni nostri attraverso un allestimento multimediale e interattivo, che offre una molteplicità di percorsi, narrazioni e linguaggi.

Seguendo il filo conduttore cronologico, il visitatore è accompagnato lungo una sequenza di date che ripercorrono gli eventi più significativi della storia italiana, mentre tredici isole tematiche sono dedicate ai fenomeni e agli ambiti culturali che hanno maggiormente influenzato la formazione dell’identità italiana: Italia delle città, campagne, scuola, chiesa, migrazioni, Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra Mondiale, partecipazione politica, fabbriche, consumi, trasporti e mezzi di comunicazione di massa. I macchinari ereditati dalla SKF da quella che fu la Riv sono esposti nell’isola “fabbriche”, e si inseriscono nel racconto della storia dell’industria italiana degli ultimi 150 anni.