A lezione di Cuscinetti con il “Progetto Università”

A consolidamento del dialogo tra la SKF e il mondo universitario, l’azienda ha organizzato un seminario per gli studenti di Ingegneria presso lo storico ateneo di Pisa.

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A consolidamento del dialogo tra la SKF e il mondo universitario, l’azienda ha organizzato un seminario per gli studenti di Ingegneria presso lo storico ateneo di Pisa.

Come si traducono nella progettazione pratica le teorie sul movimento, sugli attriti o sulle durate dei componenti, faticosamente apprese sui banchi universitari? Quali novità tecnologiche, non ancora presenti sui libri di testo, sono già prassi consolidate per un’industria tecnologicamente all’avanguardia? E come può un aspirante ingegnere diventare un “Application Engineer” per SKF? Queste domande  hanno trovato risposta proprio in un’aula universitaria italiana, presso la Facoltà di Ingegneria Meccanica di Pisa, dove  il 10 e l’11 maggio 2004, è stato avviato il “Progetto Università”. Si è trattato di una sessione pilota, che ha raggiunto gli obiettivi prefissati: accreditare la SKF come detentrice di un know-how di livello eccellente, riconosciuto anche in ambito universitario; illustrare al mondo accademico le più recenti innovazioni sui cuscinetti volventi e le applicazioni correlate; entrare in contatto con gli “ingegneri di domani”, anche per promuovere su ampio raggio una più elevata “cultura del cuscinetto”.

A Pisa, per due giorni, Leonardo Dellerba, responsabile Corsi di Formazione, e Luca Lemma, Technical Consultant, hanno vestito i panni dei docenti e, d’intesa con il professor Roberto Bassani dell’ateneo, hanno tenuto due sessioni di “cuscinettologia”. L’Università, che ha finanziato l’attività formativa, ha invitato alle lezioni gli studenti dal 2° al 5° anno del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, Gestionale ed Energetica; numerose le adesioni, considerando gli oltre quaranta partecipanti per sessione.

Nella prima lezione sono state illustrate le differenti tipologie di cuscinetti ed è stata esaminata la nuova teoria SKF della durata ; inoltre, sono state presentate alcune unità particolari e innovative, come i cuscinetti sensorizzati, gli Insocoat, i NoWear. La seconda giornata, invece, si è concentrata su aspetti maggiormente pratici, quali la lubrificazione e la “Root Cause Failure Analysis”. In generale, però, si è parlato anche dei vari aspetti della ricerca e dell’attività ingegneristica SKF, coerentemente con la strategia dell’azienda di estendere il proprio raggio d’azione all’ambito dei servizi ad alto valore aggiunto.

Ogni intervento ha suscitato vivo interesse da parte dell’uditorio e numerose sono state le richieste di approfondimento. I docenti universitari hanno preferito approfondire gli aspetti teorici delle scelte progettuali, trattando altresì il  tema, sicuramente attuale, dell’analisi delle vibrazioni. Dal canto loro, gli studenti hanno espresso il desiderio di  conoscere le ragioni pratiche che hanno condotto alla creazione di alcuni cuscinetti speciali, come quelle che hanno guidato alla realizzazione degli Insocoat per i motori elettrici. In particolare, però, il loro interesse è stato rivolto alla  possibilità di avvicinarsi all’azienda, anche attraverso la partecipazione a stage, e ai reali ambiti di lavoro e di azione di un Application Engineer in SKF.

Il progetto è parte integrante della Campagna Corsi, insieme di attività intraprese negli ultimi  mesi  finalizzate a  promuovere la conoscenza e la vendita dell’offerta formativa SKF. La positiva esperienza di Pisa ha dimostrato che l’università può rappresentare un interessante bacino d’utenza per le proposte formative dell’azienda, oltre a rivelarsi un importante canale per veicolare la conoscenza sui prodotti e servizi SKF.

Visto il successo, il Progetto Università proseguirà verso altri appuntamenti: di nuovo a Pisa, per il prossimo anno accademico, quindi anche a Roma e a Catania. Con l’obiettivo di rendere lo scambio di esperienze e know-how tra SKF e università sempre più intenso e proficuo per entrambe le realtà.