A scuola di cuscinetti

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La Service Division SKF ha organizzato a L’Aquila un corso di formazione per gli studenti dell’ateneo abruzzese.

L’insegnamento e la condivisione del sapere sono fondamentali per il progresso tecnologico e lo sviluppo della società. Affinché le nuove generazioni siano in grado di innovare è necessario che tutti gli attori in gioco sappiano confrontarsi e offrire la propria esperienza ai protagonisti di domani.

In questa direzione opera da sempre la SKF: il Gruppo collabora quotidianamente con i più prestigiosi atenei nazionali proponendo momenti di incontro al servizio della conoscenza.

Con questo spirito, la Service Division della SKF Italia ha organizzato nel mese di dicembre un corso di formazione sui cuscinetti volventi presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di L’Aquila, realizzato con la supervisione del prof. Pierluigi Zobel e del prof. Walter D’Ambrogio.

L’appuntamento si è articolato in una giornata e mezza di lezioni, che hanno visto la partecipazione di oltre cento studenti: una presenza numersosa e attiva, che conferma il valore dell’offerta formativa della SKF e dell’ateneo abruzzese.

Il corso è stato tenuto dall’ing. Valeria Moscatelli e dall’ing. Angelico Approsio, rispettivamente Application Engineer e RS Business Development Manager Service Division, con il coordinamento della Marketing Communication di SKF Italia.

TEORIA E PRATICA DEL CUSCINETTO
Entrando nei dettagli, numerosi sono stati gli argomenti tecnici trattati durante il corso.

La prima giornata si è aperta con una panoramica sulla storia dei cuscinetti volventi e sull’evoluzione della tecnologia SKF, dai primi prototipi fino alle recenti innovazioni introdotte sul mercato, come i cuscinetti E2 ad alta efficienza energetica e i cuscinetti di super-precisione.

I progressi realizzati dal Gruppo hanno riguardato tutti gli aspetti del prodotto, dalle dimensioni alla generazione di attrito, dando origine all’ampio catalogo oggi disponibile per tutti i settori industriali.

Partendo da queste considerazioni, il corso ha affrontato il tema del dimensionamento statico e dinamico e delle principali leggi che ne determinano il funzionamento: la formula della durata ISO, la formula della durata avanzata SKF e il nuovo modello SKF dell’attrito, diventato ormai uno standard in materia.

Moscatelli e Approsio sono quindi passati all’analisi delle principali applicazioni e tolleranze dei cuscinetti, esaminando nello specifico le principali tipologie di danneggiamento e guasti con case history dettagliate.

La seconda giornata è stata dedicata al tema della lubrificazione, per concludersi con un’interessante esercitazione in aula.

Il progetto didattico realizzato dalla Service Division ha avuto un risultato estremamente positivo: un’occasione di confronto sul campo per la SKF, un momento di crescita per gli studenti, una conferma dell’offerta formativa dell’ateneo abruzzese.

Nonostante i disagi e le problematiche legate al dopo-terremoto, infatti, il numero degli iscritti all’università è rimasto pressochè immutato rispetto al 2008, un segnale incoraggiante che fa ben sperare per il futuro; come conferma il prof. Zobel: “Ci sono ragazze e ragazzi che fanno i pendolari tutti i giorni da Pescara pur di continuare a studiare qui. Una risposta che parla da sola, è lo stimolo migliore per rimboccarci le maniche”.

Da parte della SKF, le considerazioni sono simili: “Grazie alla collaborazione con l’Università di L’Aquila – dichiara Angelico Approsio – abbiamo avuto un feedback veramente positivo dai ragazzi che hanno partecipato al corso”.

Gli fa eco Valeria Moscatelli: “Abbiamo riscontrato un interesse decisamente elevato da parte degli studenti. Per noi è stato un onore partecipare a questo corso che dimostra l’impegno della SKF nel formare gli ingegneri di domani”.