BASTA con i falsi!

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I prodotti SKF sono ad alto rischio contraffazione: ecco come difendersi da questo fenomeno.

La consacrazione definitiva per un’azienda può arrivare anche dalla falsificazione dei suoi prodotti; infatti, solo i marchi di successo raggiungono questo dubbio onore. Così è per SKF, multinazionale da tempo leader mondiale con i propri cuscinetti volventi: nel 2007, un nuovo cuscinetto su cinque è stato prodotto e venduto dal gruppo svedese. Ma, accanto alla distribuzione regolare, esiste un mercato illegale di prodotti contraffatti, meno costosi ma totalmente inaffidabili. Perché una cosa è certa: non si è ancora trovato un cuscinetto falsificato che avesse, anche solo lontanamente, le prestazioni e l’affidabilità di un prodotto autentico.

Infatti, al di là delle caratteristiche esteriori, la differenza tra una copia e l’originale è tutta qui: nella qualità. I falsi non garantiscono prestazioni adeguate e sufficienti; in realtà, non garantiscono nessun tipo di prestazione: possono andare benino, male o malissimo e non c’è modo di saperlo prima. I cuscinetti falsi presentano evidenti imprecisioni anche sulle principali dimensioni di accoppiamento, cioè il foro e l’anello esterno; per non parlare del gioco interno nei cuscinetti radiali, al di fuori da ogni classe dichiarata. Sui falsi non esiste nessuna garanzia: in caso di rottura, anche catastrofica, non ci si può rivalere su nessuno e non è possibile ottenere alcuna assistenza.

Come mai i componenti SKF vengono falsificati? Perché il mercato riconosce alla multinazionale svedese il ruolo di best-in-class e il suo marchio è diventato sinonimo di top performance. Il fenomeno della falsificazione, in fondo, ha sempre le stesse caratteristiche, dovunque si presenti: una borsa Louis Vuitton viene contraffatta per la “forza” e il prestigio del nome né più né meno di quanto avviene con un cuscinetto SKF. Con alcune differenze che sono, tuttavia, sostanziali.

Un accessorio d’abbigliamento falso può arrivare a imitare alla perfezione l’originale (dai materiali alla lavorazione, alle finiture) e costare molto meno; comunque viene infranto il diritto di proprietà intellettuale.

Un componente industriale contraffatto non sarà mai una perfetta imitazione originale. Se fabbricassero i cuscinetti come li costruisce SKF, spenderebbero quanto spende l’azienda; anzi, forse persino di più, dal momento che non possono contare sulle ottimizzazioni negli acquisti di materie prime nè nei processi di lavorazione, costantemente preferiti grazie alla ricerca per migliorare / innovare il prodotto, risultati che solo un grande gruppo può conseguire. Perciò i falsari sono obbligati a fabbricare cuscinetti di bassissima qualità, con componenti di infima scelta e mal lavorati e assemblati.

Tra le tipologie più falsificate, vi sono i cuscinetti di largo smercio: radiali a sfere, a rulli cilindrici e a rulli conici, in genere di dimensioni ridotte. I potenziali utilizzatori sono molto diversi tra loro (fabbricanti di piccoli motori, ventilatori, pompe, ma anche meccanici o piccoli manutentori) e possono anche essere inconsapevoli; invece, i rivenditori e gli intermediari attraverso i quali passano grandi partite di cuscinetti di provenienza dubbia e a prezzi irragionevoli sono sicuramente consapevoli di ciò che stanno vendendo. L’utente finale è la sicura vittima: il compratore del ventilatore, l’acquirente della lavatrice o l’automobilista sulla cui vettura è stato montato un falso.

Quali sono i rischi ? Il cuscinetto di un mozzo ruota che “grippa” durante la marcia non è un’esperienza piacevole. Per fortuna, la legge ormai prevede che i meccanici debbano prestare garanzia non solo sulla propria opera professionale (da eseguire a regola d’arte) ma anche sui componenti che utilizzano: se un meccanico impiega un cuscinetto falso, il cliente deve rispondere di ogni eventuale danno senza potersi rivalere sul produttore.

I metodi per distinguere il vero dalle copie ci sono, anche se effettivamente alcuni falsi ben realizzati sono difficili da individuare. L’elemento da verificare con maggior attenzione è comunque la marcatura: il logo deve essere quello giusto e devono essere riportate le altre informazioni (cioè appellativo, luogo di fabbricazione, lotto di produzione). Così come la confezionatura.

Esiste tuttavia un modo sicuro per mettersi al riparo dai falsari ed è acquistare solo e sempre dai Concessionari Autorizzati SKF. In Italia sono circa 90, con 120 punti vendita sul territorio; è possibile cercare il più vicino alla propria attività sul sito www.skf.it. I Concessionari Autorizzati SKF vendono i cuscinetti autentici, quelli che (per affidabilità e durata) hanno reso così famosa e, purtroppo, anche imitata la produzione di SKF.

La Redazione