Caratteristiche dei nuovi schermi «R-Safe»

Impiegati su unità per mozzi ruota per impieghi motociclistici.Il mondo delle motociclette è sempre stato ed è caratterizzato da una forte evoluzione tecnica che fino a non molti anni fa si esprimeva come numero di cilindri e potenza dei motori per concentrarsi poi, negli ultimi anni, su altri aspetti della moto.

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Impiegati su unità per mozzi ruota per impieghi motociclistici.Il mondo delle motociclette è sempre stato ed è caratterizzato da una forte evoluzione tecnica che fino a non molti anni fa si esprimeva come numero di cilindri e potenza dei motori per concentrarsi poi, negli ultimi anni, su altri aspetti della moto.

   Quando ormai i motori hanno raggiunto potenze difficilmente sfruttabili a fondo dai centauri se non in pista, ed affidabilità paragonabili ai propulsori automobilistici, l’attenzione tecnica si è focalizzata sopprattutto sulla ciclistica della moto, sulla sua affidabilità in generale e sulla semplificazione manutentiva dei componenti che ne fanno parte.
Quindi non solo più cavalli e km/h ma anche affidabilità, qualità e costanza di prestazioni nel tempo. La sensibilizzazione e la richiesta del mercato verso questi aspetti hanno spronato i fornitori dei costruttori motociclistici ha proporre qualcosa di più.

   Uno di questi particolari nuovi per le motociclette ma già conosciuto nel mondo dell’auto, è una tenuta per i cuscinetti schermati che ad un alto grado di protezione dagli agenti esterni unisce un basso attrito di strisciamento.

   Questa tenuta, denominata R-Safe, è stata sviluppata per le unità mozzo ruota, del tipo illustrato nel disegno (Fig. 1), per le quali è richiesto un funzionamento senza necessità di manutenzione o re-ingrassaggio di almeno 150,000 Km su vettura, poichè, come è risaputo, la protezione dalla sporcizia esterna del cuscinetto e del grasso ha influenza determinante sulla sua vita.

   Sostanzialmente è questa tenuta composta da due parti, come si può osservare dal disegno, (Fig. 2) la prima è costituita da un anellino di lamiera stampata e trattata, denominata centrifugatore, che viene calzata con interferenza all’anello interno rotante del cuscinetto; la seconda, che rappresenta la tenuta vera e propria, è lo schermo.

   Quest’ultimo solitamente realizzato in gomma NBR (Nitril Butadiene Rubber), ha a sua volta un inserto metallico e una molla di precarico.

   L’inserto metallico, anch’esso realizzato in lamiera stampata e trattata, funge da supporto della parte in gomma ed assicura la necessaria interferenza fra schermo e anello esterno fisso del cuscinetto.

   Il montaggio sugli anelli del cuscinetto dei due componenti metallici è previsto con un’interferenza di una certa entità per evitare un qualsiasi sfilamento, anche accidentale e per assicurare una tenuta pressochè stagna
Oltre a ciò, sempre per ottenere il massimo dell’isolamento dal mondo esterno e viceversa per impedire la fuoriuscita del grasso, la gomma è stata estesa sino oltre il diametro di accoppiamento dell’inserto metallico, in modo che quando l’anello dello schermo è calettato dentro a quello del cuscinetto, la gomma risulta premuta contro quest’ultimo evitando ogni sorta di trafilamento.

   La funzione della molla invece, è la chiave del corretto funzionamento della tenuta: infatti l’efficienza dello schermo non è dovuta ad una forte pressione della parte in gomma contro il centrifugatore, pressione che, avendo lo schermo due labbri contattanti, sarebbe fonte di grossi attriti e di eccessivo calore, ma dalla molla che assicura un lieve ma costante contatto del labbro, lungo tutta la sua circonferenza, contro l’anellino centrifugatore, donando alla tenuta R-Safe, come già accennato, una grande efficienza ed un attrito contenuto.

   La funzione di questo labbro precaricato dalla molla è duplice: da un lato impedisce al grasso di fuoriuscire all’esterno del cuscinetto e dall’altro blocca l’umidità, le particelle di sporco o altre eventuali impurità.

   Oltre a ciò, che possiamo definire il cuore della tenuta, un notevole contributo all’efficienza del sistema è dato dal secondo labbro di scorrimento e dall’anello centrifugatore.

   Questi, essendo calettato sull’anello che ruota, ha un’azione di centrifugazione verso l’esterno di tutte le particelle che si possono affacciare all’ingresso dell’unità, mentre il secondo labbro che scorre contro il centrifugatore è un’ulteriore assicurazione, che unitamente al grasso presente nello spazio indicato a disegno, impedisce all’eventuale gocciolina di acqua o di sporco non spazzata dal centrifugatore, di entrare nel cuscinetto.

   Naturalmente esistono altri tipi di tenute paragonabili a questa illustrata aventi prestazioni differenti intese come efficienza di tenuta e coppia d’attrito, ma è solo la R-Safe che riesce a coniugare una eccellente tenuta sia a breve che a lungo termine con una ridotta coppia d’attrito.

   Oltre alle prove di fatica al banco prova e su veicolo, per testare l’adeguatezza delle tenute è stata messa a punto da SKF una specifica prova, eseguita in vasche nelle quali sono immersi i cuscinetti con le tenute sotto esame, dove viene pompata a cicli pre-determinati acqua mista a fango.

   La tenuta, per ottenere il benestare, non solo deve risultare ancora efficiente ed in buono stato ma, a testimonianza della sua validità, al termine della prova, l’ umidità ammessa nel grasso del cuscinetto è misurata in pochi decimi di percentuale, minore di circa un ordine di grandezza rispetto le comuni schermature.

   Oltre alle disquisizioni puramente tecniche, è interessante considerare l’applicazione o meglio il sistema cuscinetto – ruota o cuscinetto – mozzo comprendente la R-Safe nella sua intierezza.

   Infatti per la sua concezione la tenuta presenta verso l’esterno la superficie del lamierino del centrifugatore che funge anche da scudo contro piccoli corpi estranei e getti d’acqua; per questa ragione non è più necessario prevedere a protezione del cuscinetto il classico parapolvere o coperchio in plastica che si trova in qualsiasi ruota di motocicletta moderna.

   I vantaggi che ne scaturiscono sono evidenti: gestione di un particolare in meno, eliminazione di due lavorazioni meccaniche, una sul perno e l’altra sul cerchione o mozzo della ruota per realizzare
l’alloggiamento al parapolvere ed infine un’operazione di montaggio eliminata.

   In conclusione, grazie dell’esperienza acquisita con anni di sviluppo, prove sperimentali e strette collaborazioni tecniche con le più grandi e prestigiose case automobilistiche mondiali, SKF è in grado di proporre ai costruttori di motociclette una tenuta notevolmente superiore a quelle comunemente previste per i normali cuscinetti.

   L’adozione della R-Safe quindi, oltre che non necessitare di ulteriori protezioni, permette all’unità cuscinetto una maggiore scorrevolezza nel suo insieme e una più bassa temperatura di funzionamento a regime.

   Componenti come questo, sviluppati appositamente per risolvere un particolare problema del cliente, non sono riportati sui normali cataloghi o listini perchè solo con uno sviluppo a stretto conttato con gli uffici tecnici dei nostri Clienti, mirato e focalizzato alle esigenze specifiche del progetto si riesce a massimizzare il valore aggiunto, i benefici e la convenienza economica.

Roberto Icardi
  
SKF, Electrical Division
Two Wheeler Segment
Tel. 011/9852294
roberto.icardi@skf.com