Drive by wire: la vettura del futuro

Chi non ha sognato, almeno una volta, di sedersi alla guida della propria auto e di muoverla nel traffico azionandola con un semplice interruttore?Se vent’anni fa poteva sembrare un pensiero fantascientifico, oggi è diventata un’immagine molto più consueta, anche se ci vorranno ancora diversi anni, prima che la meccanica ceda il passo all’elettronica.

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Chi non ha sognato, almeno una volta, di sedersi alla guida della propria auto e di muoverla nel traffico azionandola con un semplice interruttore?Se vent’anni fa poteva sembrare un pensiero fantascientifico, oggi è diventata un’immagine molto più consueta, anche se ci vorranno ancora diversi anni, prima che la meccanica ceda il passo all’elettronica.

   La vettura del futuro sarà intelligente. Decisamente semplificata, l’interfaccia macchina-utente, garantirà maggiore comfort e sicurezza per il guidatore che sarà agevolato da una serie di funzioni elettroniche. I vantaggi? «Molteplici – afferma l’ingegner Filippo Zingariello, responsabile della nuova business unit Drive-By-Wire creata in SKF all’inizio dell’anno per andare incontro a un nuovo mercato in rapida evoluzione – ma prima di tutto la sicurezza.
   Non più un «optional», ma un «must». Ecco perché il principio del controllo elettronico del sistema frenante Abs sarà presto esteso ad altre funzioni».
   La sicurezza appare già abbastanza avanzata, ma i sistemi di frenatura con ABS con i sistemi sofisticati e rapidità di controllo offerti dalla tecnologia by wire potranno migliorare ulteriormente.
   «Oggi la nostra visione è quella di progettare soluzioni molto più flessibili che permettano performances più sicure – commenta Zingariello – come il «brake by wire» ad esempio, che permette di frenare in modo indipendente su 4 ruote.
   Ogni ruota avrà un attuatore elettromeccanico integrato nella pinza freno. Dal pedale una centralina gestirà i segnali da inviare alle quattro posizioni. In questo modo la frenata sarà più efficace».
   Dal punto di vista della tecnologia le industrie automobilistiche oggi sono orientate anche verso altri fattori strategici. In particolare, un altro aspetto riguarda l’ambiente.
Le legislazioni di carattere ambientale imporranno norme sempre più restrittive ai costruttori per quanto riguarda il riciclaggio e la riduzione al minimo dei materiali.
   Anche se per un singolo veicolo il volume del liquido frenante è minimo, per il costruttore rappresenta un’entità non riciclabile di grande impatto e responsabilità.
   L’ultimo aspetto caratterizzante del nuovo sistema by wire riguarda la flessibilità di installazione, un concetto che in gergo viene definito “easy assembly”.
   Rientra a pieno titolo nei vantaggi del «by wire» dal momento che la configurazione del veicolo e il suo assemblaggio in officina sono influenzati dalla disposizione dei meccanismi di sterzo, cambio, frenatura ecc. I nuovi sistemi elettronici in questo senso offrono una maggiore libertà progettuale al costruttore per quanto riguarda sia le procedure di assemblaggio, sia gli accorgimenti per garantire maggiore comfort ai passeggeri.
   È chiaro che all’interno di queste linee guida di sviluppo le tecnologie dovranno proporre soluzioni che assicurino massime prestazioni con massimo rendimento e nell’industria automobilistica la tecnica di controllo «by wire» appare in quest’ottica la più promettente (come avvenuto in aeronautica con il «fly-by wire»).
   E per questo appare il più logico punto di partenza per penetrare nel nuovo mercato.
   La nuova «business unit» in questo senso è una realtà indipendente che si occupa di auto, veicoli industriali e di tutto il «business-by-wire» ed è autonoma rispetto alle grandi segmentazioni SKF perché il business del domani non sia influenzato da quello di oggi. Questa unità dovrà in sostanza progredire autonomamente esplorando nuovi ambiti di intervento.
   Il primo passo in questa direzione è il recente accordo siglato con Brembo per lo sviluppo congiunto di un sistema frenante elettromeccanico. SKF grazie alla sua esperienza nei sistemi lineari per l’industria aerospaziale e le macchine utensili, il suo eccellente know how sulle tecniche di lubrificazione e l’esperienza sulle guarnizioni di tenuta della sua consociata Chicago Rawhide, si pone oggi come partner di incontrastata leadership nello sviluppo e la produzione di attuatori elettro meccanici, che rappresentano l’anima dei sistemi «by-wire». Sono meccanismi a sè stanti azionati da motori elettrici che convertono un moto di rotazione in un azionamento lineare.

   La SKF sta sviluppando con un progetto strategico «Brake by Wire» in partnership con Brembo Brake Systems, costruttore di dischi freno leader a livello internazionale, l’unità di attuazione elettromeccanica che conterrà cuscinetti, guarnizioni, viti a sfere e a rulli ma anche motori elettrici e parti elettroniche. L’intenzione è quella di fornire ai costruttori di autoveicoli il sistema completo composto dal pedale elettronico, dalla centralina e dalle pinze elettroattuate. Il sistema secondo le previsioni attuali andrà in produzione tra 4-5 anni.
   L’obiettivo dell’accordo per SKF rientra nella strategia di rafforzare e sviluppare il proprio business attraverso accordi di partnership con altre aziende leader nel mercato automobilistico. E’ un progetto a medio-lungo termine, ma i primi riscontri a livello internazionale sono più che positivi.
   Soprattutto, per quanto riguarda questa specifica alleanza, è fondamentale la comune attitudine nei confronti delle nuove tecnologie.
   «Siamo molto soddisfatti di questo accordo che abbiamo fortemente voluto- ha commentato Alberto Bombassei, presidente di Brembo S.p.A. – poiché unisce perfettamente le conoscenze che abbiamo sviluppato nel corso degli anni per quanto riguarda i sistemi frenanti avanzati, alla volontà di portare sul mercato un’innovazione radicale. È di estrema importanza che le conoscenze di entrambe le aziende siano condivise in un perfetto allineamento, sempre focalizzate sull’obiettivo comune.»
   In concreto, la fase di concetto della progettazione di questi dispositivi che SKF sta mettendo a punto da ormai cinque anni è ormai terminata.
   L’integrazione di appropriati sistemi di sensori è essenziale per il controllo di precisione e sfrutta l’esperienza acquisita nei sensori integrati per i cuscinetti mozzi ruota per l’ABS e nei sensori integrati per i cuscinetti radiali rigidi a sfere («Electrical Division»).
   Ora si tratterà di integrarli in sistemi «by wire» per altre applicazioni. Una delle grandi sfide della guida «by wire» sarà il sistema sterzante. Ma su questo scenario è più difficile fare previsioni.
   L’introduzione di un «joystick» al posto del volante sembra davvero fantascienza. E pure i progettisti non hanno dubbi sulla praticità di un sistema come quello in sperimentazione su simulatori. La guida al volante, questo è certo, sarà presto superata da soluzioni sempre più virtuali.
   Ma, ai guidatori, che piacere rimarrà? Il piacere di guidare una vettura intelligente.
Gianluca Oberto  
SKF, Automotive Division  
Brake-by-wire Project Manager  
Tel. 011/9852365  
gianluca.oberto@skf.com