E se i cuscinetti avessero la febbre?

Dunque… bisogna innanzitutto intendersi sul concetto di febbre…Mentre per una persona normalmente le preoccupazioni cominciano al superamento della soglia dei 37,5 °C, per i cuscinetti questa soglia viene decisamente innalzata.

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Dunque… bisogna innanzitutto intendersi sul concetto di febbre…Mentre per una persona normalmente le preoccupazioni cominciano al superamento della soglia dei 37,5 °C, per i cuscinetti questa soglia viene decisamente innalzata.

Ma anche qui bisogna fare alcune precisazioni:
la maggior parte dei cuscinetti SKF può operare fino a 120°C e alcune tipologie, per esempio i cuscinetti orientabili a rulli possono spingersi fino a 200° C. 

Se ci focalizziamo invece su alcune particolari applicazioni del settore industriale, possiamo dire che che alcuni cuscinetti SKF  possono tollerare e tranquillamente convivere con  una “ febbre” che può raggiungere i 350° C.

Per operare a queste temperature devono essere risolti numerosi problemi legati non solo al materiale di cuscinetti, ma anche al modo con i quale questi devono essere lubrificati;
è risaputo che a queste temperature ben pochi lubrificanti sono in grado di fornire buone prestazioni a costi contenuti.

L’ approccio SKF a questa problematica è stato di due tipi:
•  uso di un lubrificante speciale
•  eliminazione del lubrificante !

Vediamo ora in dettaglio di che cuscinetti stiamo parlando e quali sono le potenziali applicazioni.

Si tratta di una gamma di cuscinetti radiali rigidi a sfere da foro 10 mm a foro 100 mm prodotta in tre esecuzioni base:
• Esecuzione VA201, cuscinetto fosfatato senza schermi, gabbia stampata di acciaio, giuoco radiale molto elevato (circa quattro volte il C5).
In questo caso è ancora previsto l’ uso del lubrificante che è a base solida e che deve essere rinnovato quando le superfici di rotolamento del cuscinetto diventano lucide dopo un certo periodo di funzionamento.
Questa esecuzione permette il raggiungimento di temperature di esercizio fino a 250°C.

• Esecuzione VA208, cuscinetto fosfatato con schermi, giuoco radiale molto elevato (circa quattro volte il C5) e gabbia a segmenti di grafite.
Non è previsto l’ uso di lubrificante in quanto i segmenti di grafite, oltre che funzionare come gabbia, hanno capacità di operare come lubrificante.
Con questa esecuzione si possono raggiungere temperature di esercizio  fino a 350°C; il cuscinetto non necessita di alcuna rilubrificazione e può essere adottato in applicazioni “for life”.

• Esecuzione VA228, cuscinetto fosfatato con schermi, giuoco radiale molto elevato (circa quattro volte il C5) e gabbia massiccia di grafite a corona.
Anche in questo caso non è previsto l’ uso di lubrificante che viene assolto dalla gabbia stessa, il limite di temperatura è di 350°C, nessuna necessità di rilubrificazione.
L’esecuzione VA228 con la sua gabbia massiccia di grafite a corona si pone al vertice della gamma ed è particolarmente indicata nei casi di velocità medio/alte in condizioni difficili di esercizio.

Le applicazioni consigliate sono quelle per le quali sono previste alte temperature di funzionamaento con esigenze di elevata affidabilità e ridotta manutenzione.

Possiamo citare:
Forni di cottura per ceramica e laterizi, tunnel di verniciatura, forni di cottura per l’ industria alimentare, linee di movimentazione e raffreddamento per l’ industria siderurgica.  

Applicando la stessa tecnologia la SKF può sviluppare soluzioni su misura nel caso di specifiche richieste.

Se poi, nel tentativo di combattere la febbre, avessimo esagerato finendo.. sottozero.. nessun problema !

Gli stessi cuscinetti si comportano altrettanto bene a – 40° C (esecuzione VA201) e a -150° C (esecuzione VA208 e VA228) e vengono da anni usati nella industria del freddo.