«Eccellenza elettromeccanica»

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Ovvero «vantaggi dei sistemi di attuazione elettromeccanici»All’inizio degli anni ’90 si è assistito, in ambito progettuale, ad un progressivo calo di gradimento dei sistemi di attuazione lineare azionati da olio idraulico sotto pressione.
Le motivazioni che hanno spinto a prendere in considerazione soluzioni differenti dall’idraulica si basavano, sostanzialmente, su considerazioni di carattere ecologico: si voleva evitare la contaminazione dell’ambiente con la presenza di olio idraulico che, in misura più o meno marcata, trafila dalla complessa rete di tubazioni che connettono i vari organi del sistema.

   È stata percorsa molta strada da allora ed SKF Multitec ha seguito sempre con grande interesse questo «trend» tecnologico sapendo di poter contare su un asso nella manica. Le viti a rulli satelliti rappresentano infatti il cuore di attuatori elettromeccanici in grado di poter competere, in termini di forza sviluppata, con i potenti cilindri idraulici.
   Le capacità di carico di queste viti, (oltre cento tonnellate), e le corse realizzabili, (fino a sette metri circa), ne rendono virtualmente possibile l’utilizzo in qualsiasi applicazione.
   Inizialmente le viti a rulli satelliti hanno sostituito i sistemi idraulici in contesti dove venivano apprezzati i vantaggi immediatamente evidenti, come l’elevata affidabilità negli impianti nucleari, l’accelerazione e la velocità massime e la loro modulabilità per alcune macchine utensili nelle quali il risultato finale, in termini di qualità delle superfici lavorate, dipende strettamente dal corretto settaggio di questi parametri. Si consideri quest’ultimo aspetto anche in relazione alla stabilità della rigidezza di una vite a rulli: la macchina elettromeccanica è efficiente fin dall’accensione mentre il sistema idraulico richiede un certo tempo per portarsi a regime termico e stabilizzare il suo funzionamento.
   Un esempio per tutti
è Varinelli, azienda
produttrice di brocciatrici, la quale
realizzò, otto anni orsono, le prime macchine a comando elettrico nelle quali l’utensile, la broccia, è azionata da due viti a rulli satelliti in parallelo.
   Da allora è cresciuta l’esperienza applicativa e sono emersi «sul campo» ulteriori vantaggi dei sistemi elettromeccanici. Citiamo ad esempio la riduzione dell’area occupata a terra dalle macchine, i minori e più prevedibili costi di manutenzione ed infine una importante economia di esercizio: si pensi infatti al circuito idraulico mantenuto costantemente in pressione, indipendentemente dal reale utilizzo della macchina ed il movimento elettrico nel quale viene fornita energia solo durante il movimento, ed in quantità proporzionale alla forza da sviluppare mentre nelle pause di lavoro viene fornita alla macchina la sola energia necessaria al quadro elettrico.
   Il risultato è un risparmio energetico mai inferiore al 60%.
Questi i motivi che hanno aperto la strada verso alcuni settori tecnologici, feudi tradizionali dei sistemi idraulici e poco inclini alle innovazioni i quali stanno rapidamente evolvendo verso la realizzazione di macchine completamente «oil-free».
   Le macchine per lo stampaggio ad iniezione di materie plastiche sono l’esempio più evidente. Nel giro di pochi anni tutte le aziende operanti in questo settore, si sono adeguate alla nuova tecnologia, guidate dalla caposcuola Cincinnati Milacron, attualmente uno dei nostri clienti più importanti.
   Ultimo caso, in ordine di tempo, è la ditta Mecos di Piacenza che per prima ha realizzato una pressa piegatrice per lamiera mossa da servomotori elettrici e viti a rulli satelliti SKF.
   La macchina, esposta ad una fiera di settore, ha destato molto interesse per la sua «agilità operativa» ed ottenendo immediato e lusinghiero successo.
Giuseppe Saroglia  
SKF, Multitec  
Tel. 011/5717624  
giuseppe.saroglia@skf .com