Elettrodomestici in marcia

Se riponete il ciboin frigorifero, se adoperate la lava­trice o se guardate la televisione e vi trovate in un paese del Vicino Oriente o dell’Europa sudorientale, con ogni probabilità state utilizzando un elettrodomestico Arçelik. Già leader nella costruzione di elettrodomestici in patria, questa tenace e ambiziosa azienda turca continua la sua ascesa all’estero, ampliando nel contempo le linee di prodotto e dedicando un consi­-derevole impegno alla ricerca e allo sviluppo, il quale ha prodotto negli ultimi anni numerose innovazioni.

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Sintesi

Arçelik è una delle principali aziende che operano nel settore dei beni durevoli in Turchia, integrando attività di produzione, marketing e servizi postvendita. Fondata nel 1955, oggi conta 11.000 dipendenti, 9 stabilimenti di produzione e 15 filiali di vendita in tutto il mondo. Raggruppa al suo interno nove marchi (Arçelik, Beko, Altus, Blomberg, Elektra Bregenz, Arctic, Leisure, Flavel e Arstil) e fornisce prodotti e servizi in oltre 100 paesi.
Società di primo piano del gruppo industriale turco Koç Holding, la Arçelik fornisce 7,9 milioni di prodotti a clienti in tutto il mondo ed ha ottenuto numerosi premi internazionali per l’innovazione, la tecnologia d’avanguardia, il design e gli stabilimenti di produzione. In linea con la visione della Koç Holding di società globale, la Arçelik si è posta il traguardo di raggiungere nel 2006 un fatturato di 3,5 miliardi di euro. Ulteriori informazioni sulla Arçelik sono reperibili all’indirizzo www.arcelikas.com.

Dalla sua roccaforte in Turchia, il costruttore di elettrodomestici Arçelik punta alla crescita in Cina e negli Stati Uniti avvalendosi di innovazione
e tecnologia.

Se riponete il ciboin frigorifero, se adoperate la lava­trice o se guardate la televisione e vi trovate in un paese del Vicino Oriente o dell’Europa sudorientale, con ogni probabilità state utilizzando un elettrodomestico Arçelik. Già leader nella costruzione di elettrodomestici in patria, questa tenace e ambiziosa azienda turca continua la sua ascesa all’estero, ampliando nel contempo le linee di prodotto e dedicando un consi­-derevole impegno alla ricerca e allo sviluppo, il quale ha prodotto negli ultimi anni numerose innovazioni.

In Turchia, la Arçelik domina il mercato e può contare su una solida base clienti: in circa 15 milioni di abitazioni è presente almeno un apparecchio Arçelik.

La produzione del cosiddetto bianco è stata per Arçelik un’evoluzione naturale. Nata nel 1955 come produttore di mobili in acciaio, l’azienda estende ben presto la propria competenza agli elettrodomestici, rispondendo così all’elevata domanda di apparecchi moderni del mercato turco. Flessibilità e innovazione rapida hanno permesso di produrre, nel 1959, le prime lavatrici del paese, alle quali sono seguiti, un anno dopo, i primi frigoriferi. Gli elettrodomestici sono i prodotti che meglio identificano, in passato come in futuro, l’immagine aziendale e, secondo Oğuzhan Öztürk, direttore del settore lavatrici, costituiscono il 70% della produzione totale di Arçelik. Nel solo 2005 sono stati prodotti oltre 3 milioni tra lavatrici e frigoriferi e 1,5 milioni di forni.

 

Nove gli stabilimentidi produzione, di cui sette in Turchia e due all’estero. Uno dei più attivi è quello di Tuzla, nei pressi di Istanbul: nei suoi 50.000 mq di superficie, all’insegna della massima pulizia ed efficienza, si producono unicamente lavatrici. Ciò semplifica, come afferma Öztürk, la segmentazione e la quantificazione del vasto assortimento di prodotti, oltre a far parte della lunga tradizione aziendale. “È la nostra strategia, che risale a molti anni fa – un prodotto, uno stabilimento”.

Sebbene sia rinomata per il bianco, la gamma di prodotti offerti dalla Arçelik e dalle numerose sussidiarie comprende un ampio assortimento di televisori, impianti stereo e altri prodotti quali arredi, tessuti e biancheria per la casa. Con un’offerta così vasta è possibile avere una casa esclusivamente firmata Arçelik.

Pur rimanendo la Turchia il primo cliente della Arçelik, con vendite nette che nel 2005 hanno raggiunto 1,86 miliardi di euro e una quota pari al 61% del fatturato totale, i suoi prodotti sono esportati in oltre 100 paesi. Nel 2005 sono state istituite filiali di vendita in Italia, Ungheria e Repubblica Ceca, operazione preceduta da una serie di acquisizioni di alcuni marchi noti, tra cui il rumeno Arctic nel 2002.

Le mire espansionistiche non finiscono qui. Nel 2006 la società ha ultimato il suo primo stabilimento in Russia con l’intento di fornire lavatrici al mercato russo in rapida crescita. A pieno regime avrà una capacità annua di 900.000 unità.

 

Il 2006 haanche segnato l’inizio dell’esportazione di lavastoviglie negli Stati Uniti, ma nel futuro dell’azienda c’è la Cina, dove è prevista la creazione di uno stabilimento per la produzione di lavatrici a carica frontale, programma che consentirebbe di operare in una dimensione davvero globale. In proposito Öztürk dichiara: “L’eventuale successo in Cina permetterebbe di effettuare le esportazioni verso gli Stati Uniti pro­­prio da lì”.

Questi nuovi mercati beneficieranno dell’impiego di risorse che la Arçelik rivolge alla ricerca e allo sviluppo. A questo settore l’azienda destina infatti l’1% del proprio fatturato, scelta che ha prodotto numerose innovazioni, tra cui la tecnologia “Direct Drive” per la massima efficienza e silenziosità delle lavatrici, nonché la prima lavastoviglie al mondo azionata da un motore brushless a corrente continua.

La competenza aziendale ben si applica anche ad altri elettrodomestici. Le asciugatrici sono, come sostiene Öztürk, le più efficienti al mondo in termini di consumo energetico. Nel 2005, l’azienda ha investito 6,6 milioni di euro per intraprendere la produzione di asciugatrici in Turchia – un esordio per il paese. Altri 25,6 milioni di euro sono stati stanziati a seguito della decisione di spostare il relativo stabilimento di produzione presso la Tekirdağ Çerkezköy Organized Free Zone, trasloco che, secondo Öztürk, risponde alle aspettative dei clienti e sfrutta al meglio le potenzialità di mercato. La costruzione ha avuto inizio nella seconda metà del 2006 e si prevede di avviare la produzione nella seconda metà del 2007.

 

Nel 2005 la Arçelikha celebrato il suo 50° anniversario in grande stile, totalizzando un fatturato di quasi 3,1 miliardi di euro, con un incremento delle vendite pari al 14%. Per non parlare dell’investimento di 58 milioni di euro per la costruzione dello stabilimento in Russia e gli ulteriori ampliamenti in altri paesi, che hanno visto il lancio della nuova linea di produzione per congelatori a pozzo e l’investimento di 5 milioni di euro nello stabilimento Arctic in Romania.

Per Öztürk, il futuro riserva analoghe prospettive. La società punta a concludere il 2006 con un fatturato pari a 3,5 miliardi di euro, grazie soprattutto alle attività di marketing e vendita intraprese su vasta scala in Cina. Ma il semplice incremento delle vendite non soddisfa ancora l’azienda, che si è posta l’obiettivo di possedere uno dei 10 marchi top entro il 2010. Riuscirà a raggiungere questo ambizioso traguardo? Se il percorso compiuto nei suoi cinquant’anni, l’ambizione dimo­strata e il successo ottenuto sono indizi, la risposta potrebbe verosimilmente essere sì.


Far funzionare le macchine

Le confezioni che contengono i cuscinetti SKF occupano uno spazio strategico all’interno degli stabilimenti della Arçelik. La SKF ha istituito con questo cliente un servizio di consegne di cuscinetti della serie 6000 operativo 24 ore su 24. “Abbiamo predisposto un servizio di distribuzione operante ininterrottamente tutti i giorni dell’anno”, spiega Tosun Benk, amministratore delegato della SKF Türk, la consociata del Gruppo SKF che ha sede a Istanbul. “Non possiamo far aspettare il cliente finché il magazzino non apre”.
La Arçelik è uno dei principali clienti della SKF Türk e la collaborazione tra le due aziende risale addirittura alla metà degli anni ’70.
I cuscinetti provengono da stabilimenti europei della SKF.