Elicottero in kit
Il sogno di possedere un elicottero personale diventa più concreto, grazie ai velivoli fai-da-te del costruttore belga Dynali.
Sintesi
Fondata nel 1986, la Dynali SA produce un elicottero leggero biposto, l’ H2S, che viene venduto sotto forma di kit al prezzo di circa 95.000 euro. La società ha sede in Belgio, a Nivelles, circa 30 chilometri a sud di Bruxelles, e dà lavoro a otto persone, destinate a diventare circa venti nel nuovo stabilimento di produzione.
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Il sogno di possedere un elicottero personale diventa più concreto, grazie ai velivoli fai-da-te del costruttore belga Dynali.
Sebbene di recente apparizione nel mondo degli aeromobili ad ala rotante, il costruttore belga Dynali è certamente destinato a lasciare il segno. La domanda dei suoi elicotteri a basso costo, fai-da-te, ha decisamente superato l’offerta. Con un prezzo inferiore a quello dei concorrenti, i velivoli della Dynali hanno le caratteristiche per rivoluzionare il mondo degli elicotteri leggeri.
L’incontro tra Daniel Michau, capo pilota della Dynali, e Jacques Tonet, progettista nonché fondatore della società, avvenne circa cinque anni fa. Michau ricorda: “Quando arrivai, Jacques era alle prese con un prototipo che è stato poi radicalmente migliorato. Ora che i nostri elicotteri biposto H2S hanno ottenuto la certificazione abbiamo più ordini di quanti ne possiamo evadere”.
Pilota di elicotteri da combattimento per l’esercito francese, quando fu il momento della pensione il comandante Michau si propose come pilota commerciale in servizio in Africa, Vietnam e nella Guyana francese. “Con più di 13.000 ore di volo su 20 diversi modelli di elicottero mi sono fatto un bel po’ di esperienza, e posso dire che il Dynali H2S, pur essendo piccolo, è estremamente ben costruito”, afferma con entusiasmo.
L’elicottero H2S è venduto in Europa sotto forma di kit a circa 95.000 euro. La normativa europea prevede che chi costruisce un velivolo da sé possa effettuarne anche la manutenzione, mentre se lo si acquista fatto e finito le operazioni di manutenzione devono essere eseguite presso un’officina autorizzata, cosa particolarmente onerosa in termini economici. L’elicottero è costituito da un telaio completo in acciaio inossidabile e dal relativo motore. Cabina e trave di coda sono in Kevlar e fibra di carbonio. “L’acciaio inossidabile non è solo resistente e flessibile, ma agisce anche da ammortizzatore”, precisa Michau. “Per gli elicotteri è un materiale fantastico e finora siamo gli unici a usarlo”.
I vari componenti sono opportunamente numerati e possono essere montati seguendo i riferimenti contenuti nell’apposito manuale. Ridendo, Michau chiarisce: “È come acquistare un mobile dell’IKEA, ma le operazioni di montaggio sono un po’ più lunghe”. Circa 250 ore, per l’esattezza, per un costruttore neofita, con un minimo di conoscenze meccaniche.
L’elicottero H2S ha una velocità di crociera di 165 chilometri orari, consuma 25 litri di carburante all’ora e può avere un serbatoio opzionale di riserva. Il carico utile (equipaggio, passeggero, carburante e merce) è di 245 chilogrammi, con un’autonomia di volo di tre ore a pieno carico (escluso il serbatoio di riserva). Il velivolo è equipaggiato con un motore da 121 kW. La Dynali ha allo studio l’aggiunta di un compressore per portare il motore a 162 kW.
È in fase di realizzo l’allestimento di un H2S eliambulanza per i mercati africani e asiatici, capace di trasportare un ferito oltre al pilota, pur senza spazio per un assistente sanitario. Più piccolo dei prodotti della concorrenza, l’eliambulanza della Dynali ha un prezzo decisamente inferiore. “L’eliambulanza del nostro principale concorrente costa 3,5 milioni di euro e consuma 2.000 euro di carburante per ogni ora di volo. Il nostro modello sarà venduto a 100.000 euro e consumerà circa 100 euro di carburante all’ora”, precisa Michau. “Forse è un po’ meno confortevole, ma io preferirei essere trasportato in ospedale in 30 minuti con un elicottero della Dynali piuttosto che in sei ore a bordo di un veicolo 4×4!” La Dynali sta anche mettendo a punto un modello più versatile, a quattro posti, adatto sia per uso medico sia per il trasporto civile.
L’eliambulanza ha già suscitato vivo interesse e l’azienda nutre grandi aspettative.
In Europa gli elicotteri della Dynali piacciono molto ai privati, in particolare ai piloti dilettanti e agli aeroclub. “Ci sono anche dei professionisti interessati: grazie all’elicottero, un costruttore belga è riuscito a visitare dieci cantieri al giorno, mentre con l’auto ne visitava due”.
Purtroppo ci sono stati anche dei “clienti” meno graditi. Nel novembre 2007, una notte, un criminale travestito da poliziotto, armato di kalashnikov, fece irruzione in casa di Michau e lo costrinse a farsi condurre nello stabilimento della Dynali. Michau racconta: “Le persone, che avevano appena finito lo straordinario, erano legate e stese a terra, mentre due uomini mi costringevano a salire su uno dei nostri elicotteri, minacciandomi con un’arma. Il velivolo non è concepito per il volo notturno – non ha fanali e il cruscotto non è illuminato – ma si erano procurati una torcia e quindi riuscimmo a decollare e a volare per 30 chilometri, diretti a una vicina prigione.
“Atterrammo nel cortileper far salire altri due uomini, ma in cinque a bordo di un biposto si è davvero troppi. Quindi tornammo indietro e ne facemmo scendere uno. Quando fummo sul punto di ripartire, spuntarono due tipi che si aggrapparono a uno dei due pattini di coda facendoci schiantare a terra. Nell’incidente riportai ferite piuttosto serie, ma le autorità mi lasciarono nel cortile della prigione per tre ore pensando che io fossi un criminale. Alcuni detenuti mi gettarono delle coperte e qualcosa da bere fino a quando non fui portato all’ospedale. Ho fatto il pilota collaudatore per molti anni – capita di trovarsi in situazioni difficili”.
L’unico attuale problema di questi elicotteri è che i tempi di fabbricazione non sono abbastanza rapidi. Il primo ordine è stato stipulato nel 2004 e la società sta ora costruendo il settimo elicottero. “La curva di apprendimento è stata piuttosto ripida poiché la tecnologia è talmente complessa e precisa che risulta estremamente difficile far funzionare sempre tutto a dovere”, dichiara Michau. “In aeronautica le cose non devono essere fatte frettolosamente – occorre seguire l’evoluzione dei materiali impiegati”. Presto saranno completati i lavori del nuovo impianto di produzione, che, con una superficie di 1.300 m2, adiacente all’attuale stabilimento, permetterà alla Dynali di aumentare la produzione da due o tre velivoli al mese a dieci.
Michau dichiara: “Vogliamo che la Dynali si affermi nel mondo come il principale costruttore di elicotteri a basso costo con le stesse potenzialità dei modelli più costosi. È un’attività molto delicata e per i nostri velivoli usiamo solo i componenti migliori; per questo, nonostante le numerose proposte di altri fornitori, abbiamo scelto i cuscinetti SKF. Siamo stati molto fortunati con le pale dei rotori – sapevo che il direttore tecnico della Eurocopter stava andando in pensione e siamo riusciti a convincerlo ad aprire un’officina da noi. Quel livello di esperienza non si può semplicemente comprare”.
Nonostante la forte domanda, alla Dynali non temono il rischio di essere copiati. Come spiega Michau, “La formula è talmente meticolosa che basta cambiare anche un solo cuscinetto perché l‘elicottero non sia più in grado di volare. Il segreto è ben custodito, io e Tonet siamo gli unici a conoscerlo e agiamo al riparo da occhi indiscreti”.
È indubbio che la Dynali abbia suscitato un forte interesse in tutto il mondo. “Una delegazione cinese venuta in visita ci ha offerto di acquistare seduta stante due dei nostri velivoli e anche da parte di altri paesi abbiamo avuto manifestazioni di interesse. I Francesi ci hanno offerto di trasferire la nostra attività nel loro paese, tentandoci con un pacchetto di incredibili sgravi fiscali e ogni sorta di vantaggio, ma, nonostante lo stato belga non ci abbia dato alcuna agevolazione, Jacques è un patriota e si rifiuta di lasciare il suo paese”, aggiunge Michau.
Prima di costruire il suo primo prototipo monoposto, dieci anni fa, Tonet si occupava di velivoli leggeri. Nonostante il solo diploma di scuola media superiore, egli ha studiato la meccanica e l’ingegneria da autodidatta, così come da solo ha imparato a pilotare – un’impresa piuttosto rara. Michau ricorda: “La prima volta che l’ho visto sono rimasto colpito dalla passione, dalla motivazione e dall’energia che lo caratterizzano. Io ho aggiunto la mia esperienza ed ecco com’è nata la Dynali”.
Soluzione appropriata
Il team SKF ha collaborato con la Dynali per scegliere i cuscinetti più adatti all’applicazione. Bernard Brootcorne, Account Manager della SKF Belgium, ha dichiarato in proposito: “Nell’elicottero sono impiegati 45 tipi di cuscinetti, essenzialmente del tipo radiale a sfere e terminali con snodi sferici integrati, montati in circa 130 posizioni”.