Grandi ruote sull’acqua
Sintesi
Fondata nel 1945 da Johann Lux, la Lux-Werft è un’impresa navale privata. Dopo aver lavorato in una fabbrica di alluminio, al termine della Seconda Guerra Mondiale Lux decise di mettersi in proprio, costruendo piccole imbarcazioni di servizio per le grandi chiatte sul Reno. Dal 1956, l’impresa gestisce personalmente i propri battelli che operano su numerosi laghi. Finora sono state costruite 185 imbarcazioni.
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale l’impresa navale tedesca Lux-Werft, che ha sede a Mondorf, lungo le sponde del Reno, a nord di Bonn, costruisce imbarcazioni da diporto. Costruire il primo battello a ruote della Germania post-bellica è stata però una sfida stimolante.
È una giornata di sole sul lago di Ammersee, a sud di Monaco, nella Germania meridionale. Nuvole leggere solcano il cielo e si intravede una lieve foschia sulle colline in lontananza. Lo Herrsching si sta avvicinando al molo di Schondorf e una piccola folla in fila assiste concitatamente all’attracco.
Genitori con bambini, coppie mature, ciclisti in gita – tutti osservano le grandi ruote a pale poste ai lati dello scafo e il capitano, Helmut Diller, che ormeggia delicatamente il suo battello lungo 54 metri. Alcuni passeggeri sbarcano e quelli in attesa si accingono ordinatamente a salire a bordo.
Si chiama RMS Herrsching ed è una delle cinque navi operate dalla Bayerische Seenschifffahrt sull’Ammersee, nonché uno dei due battelli a ruote. L’altro, il Diessen, fu costruito nel 1908 ed è ancora funzionante grazie a un accurato lavoro di restauro effettuato tra il 2005 e il 2006. Lo Herrsching invece è pressoché nuovo – consegnato nel 2001. Entrambi sono omologati per il trasporto di 400 passeggeri, ma, con i suoi 14 metri, lo Herrsching è più lungo di 4,20 metri rispetto al fratello maggiore e più largo di 1,20 metri.
Harald Lugmair, responsabile del traffico marittimo di Ammersee, sostiene che quelli della Lux-Werft hanno ottenuto il contratto perché sono stati gli unici a fare un’offerta seria.
Josef Bremm della Lux-Werft, che ha progettato lo Herrsching, ritiene che questa sia l’unica motonave a ruote a essere stata costruita nell’ex Germania occidentale negli ultimi 70 anni: “Ne sono state costruite due nella ex DDR, ma si basano su criteri costruttivi moderni e hanno le ruote a pale solo perché operano in acque poco profonde”.
Per progettare lo Herrsching, Bremm si è invece rifatto ai modelli del passato. “Mi sono ispirato allo Hohentwiel del lago di Costanza, con l’intento di conciliare la moderna tecnologia e i materiali attuali con il progetto di un battello a ruote tradizionale”.
In passato i battelli erano azionati a vapore. ” Sotto vari aspetti è una combinazione perfetta, dato che il motore a vapore può far muovere lentamente le ruote a pale senza ricorrere a drastiche riduzioni di giri”. Ma i motori a vapore non brillano per efficienza e i progettisti dovettero passare ai motori diesel, i quali, però, superano i 1.000 giri/minuto, velocità troppo elevata per i battelli a ruote, a cui sono sufficienti 50 giri/minuto. Quindi si è scelto di impiegare i motori diesel per azionare motori idraulici che, a loro volta, comandano le ruote a pale. La velocità è regolata mediante il controllo del flusso di olio nel sistema idraulico, mentre il diesel gira a velocità costante.
Secondo Bremm, in acque poco profonde le ruote a pale sono più efficienti delle eliche. “Sono sicuro che ci sarebbero più battelli a ruote se riuscissimo a far girare più lentamente i motori”. Altre compagnie navali hanno mostrato interesse, ma, finora, non ci sono stati sviluppi.
Costruire una ruota a pale è più complesso che costruire un’elica. Quest’ultima rimane immersa nell’acqua, mentre le pale delle ruote subiscono ripetuti urti contro la superficie. Mutuando dall’industria aeronautica, Bremm ha migliorato l’idrodinamicità delle pale e, con l’ausilio di cuscinetti in polimero con supporti in gomma, ha realizzato dei nuovi perni in grado di contrastare gli effetti degli urti.
L’innovativo Herrsching è solo una delle numerose navi realizzate dai cantieri navali Lux-Werft, precisamente la numero 164 delle 185 prodotte nei lunghi anni di attività.
Fondata nel 1945 da Johann Lux, l’azienda è guidata da suo figlio Hans-Peter Lux e dal nipote più anziano Elmar Miebach, il quale racconta che il nonno era specializzato nella costruzione di navi e che, durante la guerra, lavorava in una fabbrica di alluminio. “Alla fine della guerra decise di mettersi in proprio e cominciò costruendo piccole imbarcazioni di servizio per le grandi chiatte sul Reno. Le prime barche da diporto videro la luce su un campo di fragole, finché non si poté permettere un vero e proprio capannone”.
Dal 1956, l’impresa si occupa di gestire personalmente proprie barche da diporto in navigazione su vari laghi, afferma Joachim Münnich, della divisione tecnica della Lux-Werft: “Questo ci mette nelle condizioni di offrire ai nostri clienti consigli su come gestire la loro attività”. E può anche capitare che ne vogliano provare qualcuna per conto proprio. “All’inizio degli anni ‘70, Mr. Lux senior scoprì che una delle sue navi trasportava un numero di passeggeri sempre maggiore, quindi decise di tagliarla in due e di allungarla”.
Ogni imbarcazione è diversa. “Assecondiamo i desideri dei clienti, ma ci mettiamo tutta la nostra esperienza”, afferma Münnich. I clienti sono in Germania e nei paesi vicini, come Olanda e Svizzera. Talvolta le barche giungono al cliente navigando lungo fiumi e canali, a volte attraverso il Mare del Nord e il Mar Baltico. Nel caso dello Herrsching si è reso necessario smontarlo per trasportarlo su strada.
Enormi gru hanno provveduto a issarlo su un convoglio costituito da quattro rimorchi a pianale ribassato, il più largo dei quali aveva 19 assi – ciascuno con otto ruote – e da un veicolo a motore a ogni estremità. Lo scafo è grande quanto due corsie di autostrada più la corsia di emergenza. Per consentirne il trasporto su strada normale, si è reso necessario rimuovere semafori e segnali stradali. Giunto a destinazione, altre gru sono servite a rimontarlo e a metterlo in acqua.
Ma, una volta sul lago, lo Herrsching si mosse con grazia ed eleganza. Il capitano Diller può guidarlo elettronicamente o mediante un’antiquata bussola magnetica e la ruota del timone. “Queste, se a bordo ci sono il radar e il navigatore satellitare, non servono più, ma sono utili quando l’elettronica non funziona”.
Dopo la consegna dello Herrsching, nonché di un’altra imbarcazione più piccola, di tipo tradizionale, la Lux-Werft è stata incaricata anche di rinnovare e ampliare il Diessen. Questo fa della Lux-Werft la prima impresa navale della Germania nella costruzione di battelli a ruote.
UNA SOLUZIONE TEMPESTIVA
Realizzare un battello a ruote come lo Herrsching è un’impresa non priva di sorprese. Nel 2007, una ruota a pale aveva dato segni di malfunzionamento: i passeggeri avevano riferito di strani rumori, come di un cuscinetto rotto.
Alla fine della stagione operativa, la ruota fu smontata e si scoprì che i cuscinetti si erano corrosi. L’acqua era penetrata all’interno e la quantità di lubrificante rimasta era insufficiente. Lux si rivolse allora alla SKF. Hubert Kaiser, progettista della SKF, racconta: “Ci siamo subito domandati quali potessero essere le cause e abbiamo chiesto loro di smontare anche l’altra ruota. Abbiamo scoperto che in quella le condizioni dei cuscinetti erano addirittura peggiori”.
Le tenute non funzionavano a dovere e, sebbene nei sopporti ci fossero chili di lubrificante, questo non arrivava ai cuscinetti. Kaiser pensò a una soluzione: riprogettò il sistema con le stesse dimensioni d’ingombro, ma in modo da consentire una facile registrazione dei cuscinetti a rulli conici e incorporando tenute migliorate, nonché nuovi punti di lubrificazione per garantire l’apporto di grasso fresco ai cuscinetti. La SKF si occupò della consegna e dell’installazione del sistema. “Abbiamo consigliato alla Lux di aggiungere una tenuta di nylon che sigillasse il coperchio della tenuta a labirinto sul lato interno dell’unità”.
Joachim Münnich della Lux-Werft dice che c’era un problema di urgenza. Questo tipo di battello è in funzione da Pasqua a metà ottobre e l’impresa aveva ricevuto la seconda serie di cuscinetti danneggiati solo a febbraio. Solo allora la SKF e la Lux poterono pensare alla nuova soluzione. “C’era poco tempo”, dice Münnich, che, per rendere l’idea, aggiunge “Quando sono arrivati, i cuscinetti erano ancora caldi di lavorazione!”. Fortunatamente il battello fu pronto in tempo per la stagione 2008.