Kit Sospensioni SKF

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La situazione italiana che presenta circa 26 milioni di vetture in circolazione, offre un mercato potenziale molto attraente per tutti coloro che sviluppano e costruiscono componenti per l’industria automobilistica.
   Certo la concorrenza non manca e i criteri selettivi sono sempre più severi, ragione per cui lo sviluppo di un prodotto, la produzione e relativa commercializzazione in modo remunerativo, sono parametri che, da soli, «riducono» il numero degli attori in gioco.
   SKF è da sempre presente, nel comparto della divisione Automotive con:

  • Cuscinetto mozzi ruota (HBU)
  • Cuscinetti tendicinghia (BTU)
  • Cuscinetti per cambi e differenziali ( CRB , TRB, NRB )
  • Cuscinetti per alternatori e motorini di avviamento (DGBB)

Oggi in particolare vogliamo concentrare la nostra attenzione sul cuscinetto che permette di ancorare l’ammortizzatore alla scocca della vettura e che nella gamma prodotti SKF VSM ha l’appellativo VKD/A/C.
   Con l’introduzione negli anni ‘50, da parte dei costruttori di automobili, della soluzione Mac Pherson che ottimizzava i costi e migliorava il comfort delle vetture (soluzione adottata per l’anteriore e per le ruote sterzanti ) ecco comparire le prime applicazioni con cuscinetto che permettevano appunto la rotazione del complessivo molla-ammortizzatore.
   Il comfort di marcia nelle vetture è il risultato di una somma di componenti: dalla geometria della sospensione ai pneumatici fino agli ammortizzatori.
   Se, per una vettura di serie, i parametri della sospensione quali «incidenza» ed «inclinazione» non variano, i pneumatici e gli ammortizzatori invece subiscono l’effetto «consumo».
   Nei pneumatici, ad esempio, in media dopo 40.000/ 60.000 Km. Il battistrada si usura in maniera tale da non garantire la necessaria aderenza.
   Gli ammortizzatori con un lavoro preciso e sistematico assorbono le asperità del terreno, consentendo di viaggiare in piena sicurezza, ma cedono però, man mano che passano i Km., in efficienza ed in stabilità.
   Il cuscinetto che permette la rotazione dell’ammortizzatore nelle manovre di parcheggio, nelle svolte a «U» o nell’impostazione di un curva, è l’organo meccanico che trasmette la risposta dall’insieme delle sospensioni al telaio e quindi all’automobilista, assorbendo inoltre le microvibrazioni che riceve durante la marcia.
   Quest’organo, di fondamentale importanza nel sistema sospensione in molti casi è «annegato» in un corpo di gomma/ lamiera che permette l’ancoraggio al telaio delle vetture.
   La raccomandazione della SKF è quella di sostituire, ogni qualvolta si cambiano gli ammortizzatori (in particolare gli anteriori) anche gli attacchi ammortizzatori superiori.
   Difatti sabbia, acqua, fango, sale, incidenti e buche, sono «situazioni» che il cuscinetto attacco superiore subisce al pari di un ammortizzatore.
   Inoltre se si ha l’accortezza di procedere alla sostituzione nello stesso momento in cui si interviene sugli ammortizzatori, non è necessario ripetere (e pagare) due volte le stesse operazioni, senza tralasciare il vantaggio di far lavorare tutto il sistema sospensioni in modo ottimale.
   Attacco superiore ammortizzatore + ammortizzatore.
   Pensate a quanto sia importante eliminare quelle fastidisose vibrazioni che si percepiscono nonostante si siano cambiati ed equilibrati i pneumatici, sostituito gli ammortizzatori, e verificato lo sterzo della vostra vettura.
   Non ne siete convinti?
   Le analisi e le valutazioni dello studio SKF sono disponibili in tempo reale al sito della divisione «Automotive»: http://www.vsm.skf.com
   Un banner specifico introduce e mette a disposizione di tutti i visitatori, un filmato che riproduce tutto ciò che avviene prima e dopo la sostituzione del prodotto VKD/ VKDA.
   Vogliamo sintetizzare i vantaggi per il meccanico e per l’automobilista?
   Da parte dell’officina: in un solo intervento è possibile sostituire tutto ciò che si è usurato, si offre un servizio al cliente e, con un solo fornitore, si ha una gamma prodotti di ben 125 articoli (112 per le vetture europee, 13 per le vetture asiatiche).
   Da parte dell’automobilista: riduzione del 20% dello sforzo al volante, 25% in meno di vibrazioni trasmesse al volante, migliore affidabilità in curva e considerevole comfort di marcia.
   Preparatevi dunque ad affrontare con una vettura in ordine la prossima revisione o più semplicemente il prossimo inverno.
Stefano Biasizzo  
SKF, Vehicle Service Market  
Tel. 011/9852235  
stefano.biasizzo@skf.com