La strada per l’eccellenza

Cosa riguarda il “Six Sigma”?
Il Six Sigma riguarda il miglioramento continuo della qualità e dell’efficacia dei prodotti e dei risultati dei processi, sia identificando ed eliminando le cause primarie di difettosità, sia descrivendo e riducendo la varianza in tutti i processi ovunque all’interno dell’organizzazione. Il Six Sigma porta ad un minor numero di errori, a prodotti e servizi migliori, ad un miglioramento e semplificazione dei processi e a una riduzione dei lead time. Lo si può applicare a qualunque azienda, attività, processo e può essere utilizzato da qualunque dipendente.

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6 domande sul Six Sigma a Claudio Serratrice, Master Black Belt per l’Italia.


Serratrice, Lei è la prima Six Sigma Master Black Belt in Italia. Potrebbe spiegarci cosa significa tale titolo?
Significa che sono responsabile della promozione del Six Sigma nell’ambito della SKF Italia e dei suoi clienti/fornitori. Mi interesso inoltre presso la SKF Italia e presso l’intero gruppo SKF, di formazione e addestramento delle “belts” – così sono definiti i project manager nel Six Sigma. Nel ruolo di supporto dell’area Italia e di membro del team di gruppo (18 MBB), su richiesta sono coinvolto nella selezione e nell’assistenza di progetti Six Sigma.

Cosa riguarda il “Six Sigma”?
Il Six Sigma riguarda il miglioramento continuo della qualità e dell’efficacia dei prodotti e dei risultati dei processi, sia identificando ed eliminando le cause primarie di difettosità, sia descrivendo e riducendo la varianza in tutti i processi ovunque all’interno dell’organizzazione. Il Six Sigma porta ad un minor numero di errori, a prodotti e servizi migliori, ad un miglioramento e semplificazione dei processi e a una riduzione dei lead time. Lo si può applicare a qualunque azienda, attività, processo e può essere utilizzato da qualunque dipendente.

Per la SKF il Six Sigma rappresenta un “Approccio sistematico e disciplinato per ottenere l’eccellenza in tutti i processi presenti e futuri, con maggiore soddisfazione del cliente e aumento del profitto per la SKF come principali elementi guida”. Non dobbiamo mai dimenticare che una delle ragioni più importanti dell’esistenza del Six Sigma sono i clienti.

Quali metodi si seguono nel “Six Sigma”?
I progetti Six Sigma seguono due metodologie. La prima è la DMAIC, detta anche “Six Sigma tradizionale”, che si usa in progetti il cui scopo é quello di ridurre la variazione di processi. L’obiettivo principale è l’eliminazione definitiva dei difetti. Noi alla SKF insegniamo l’approccio DMAIC insieme a quello Lean Six Sigma; quest’ultimo si applica nei casi in cui l’obiettivo é quello di eliminare gli sprechi ed ottenere processi snelli.

DMAIC è l’acronimo del percorso che la metodologia Six Sigma utilizza ed è la sequenza delle iniziali dei nomi delle sue 5 fasi:

  • Definire (Define) il problema, la voce del cliente, l’ambito (i confini) e gli obiettivi del progetto.
  • Misurare (Measure) gli aspetti chiave del processo attuale e raccogliere le informazioni significative. Validare le cause potenziali identificate.
  • Analizzare (Analyse) i dati per esaminare e verificare le relazioni causa-effetto. Definire le relazioni e provare ad includere tutti i fattori. Trovare la causa principale del difetto.
  • Implementare (Improve) o ottimizzare il processo attuale sulla base dei dati analizzati utilizzando tecniche quali il Design of Experiments o poka yoke, e creare un nuovo processo. Impostare periodi di prova per stabilire l’idoneità del processo.
  • Controllare (Control) il processo futuro per garantire che qualunque scostamento dall’obiettivo sia corretto prima di causare dei difetti. Vengono messi in atto sistemi di controllo per la verifica continua dei processi.

 

La seconda metodologia è quella del DfSS, Progettare con Six Sigma (Design for Six Sigma), che si usa nei progetti per la creazione di nuovi prodotti, servizi o processi. L’attenzione principale è rivolta alla prevenzione dei difetti. Anche il piano di azione del DfSS si compone di 5 fasi, il cui acronimo è IDDOV:

  • Iniziare il progetto (Initiate project): Iniziare e preparare il progetto – definire il business case e l’infrastruttura del progetto.
  • Definire i requisiti (Define requirements): Raccogliere e comprendere le esigenze del cliente. Sviluppare l’idea (Develop concept): Sviluppare, valutare, sintetizzare e scegliere il concetto di progetto.
  • Ottimizzare il progetto (Optimize design): Modellare, analizzare e sviluppare il progetto per ottimizzare il prodotto e l’idoneità del processo.
  • Verificare e validare (Verify and validate): Controllare gli esiti del progetto rispetto alle esigenze del cliente in condizioni di funzionamento definite.
  • Dove il DMAIC è incentrato sulla riduzione della variazione di parametri di input critici di un prodotto o di un processo, il DfSS ha come obiettivo quello di rendere i processi ed i prodotti indipendenti dalle variazioni dell’input. Come tale, il DfSS mira ad assicurare che la prestazione dei processi/prodotti sia garantita in condizioni mutevoli.

Nell’ambito delle fasi di queste due metodologie il Six Sigma utilizza una serie di metodi assodati di gestione della qualità e di metodi statistici che vengono anche utilizzati altrove. Ne sono un esempio il Potential Failure Mode and Effects Analysis (PFMEA), il grafico di Causa & Effetti (noti anche come Spina di pesce o grafico di Ishikawa), il Design of Experiments, i metodi Taguchi, i Diagrammi di Pareto, e l’analisi SIPOC (Suppliers, Inputs, Process, Outputs, Customers-Fornitori, Input, Processo, Risultati, Clienti).

Come viene applicato il “Six Sigma” nella SKF e quali risultati avete ottenuto fino ad ora?
La SKF ha iniziato ad applicare la metodologia del Six Sigma nel 1998. Al 2009 è stato formato un totale di 427 Cinture Nere ed altre 2.975 Cinture Verdi. È stato completato un totale di 1.110 progetti. Nel 2009 i progetti Six Sigma della SKF sono stati focalizzati principalmente su di uno specifico programma lanciato nell’ottobre del 2008 per gestire la flessione economica; tale progetto prese il nome di 3C (Cliente, Costo e Denaro contante – Customer, Cost and Cash). Al termine di tali progetti ne derivò un risparmio pari ad oltre 40 milioni di euro.

La SKF ha ricevuto inoltre nel corso degli anni diversi premi e riconoscimenti per il proprio lavoro sul Six Sigma. Nel 2006 Tom Johnstone, CEO della SKF, è stato insignito del premio Six Sigma Premier Leader Award da parte della International Society of Six Sigma Professionals per il suo lavoro di impegno aziendale per un miglioramento continuo. Egli è stato il primo leader aziendale europeo a ricevere questo riconoscimento prestigioso e a condividere l’onore con i CEO di altre multinazionali quali Jack Welch della General Electric e Chad Holliday della DuPont.

E cosa mi dice del “Six Sigma” nella SKF in Italia?
In Italia la SKF ha iniziato ad applicare il Six Sigma nel 2003. Come può vedere, le cose sono andate piuttosto rapidamente da allora.

Per finire, cosa rappresenta il “Six Sigma” per i fornitori ed i clienti della SKF in Italia?
Oggi abbiamo già persone esterne alla SKF che partecipano ai nostri programmi di formazione sul Six Sigma. Il Six Sigma può anche portare a chiari benefici per i fornitori ed i clienti della SKF. La SKF non è particolarmente interessata ad operare come un’organizzazione di consulenza. Noi vorremmo piuttosto formare una partnership strategica con i nostri fornitori ed i nostri clienti e quindi cooperare in progetti concreti: identificare aree misurabili di miglioramento, migliorare prodotti e processi e condividere i risparmi.


Claudio Serratrice
Laureato in Economia e commercio, Claudio Serratrice è stato nominato, primo in Italia, Master Black Belt nel 2008, dopo 18 anni di esperienza nella SKF Logistics Services.