L’International Standards Organisation (ISO) inserisce la Teoria SKF della Durata nella norma ISO 281. L’atto fa seguito all’adozione nel 2004 della Teoria SKF in Germania da parte della DIN nella DIN ISO 281, supplementi 1 e 4.

La decisione viene dopo sei anni di considerazioni e valutazioni da parte di vari comitati ISO. La nuova formula ISO viene resa pubblica a partire dall’inizio di quest’anno.

Elaborata negli anni ’80 da S. Ioannides e da T.Harris, la Teoria SKF della Durata è stata successivamente modificata per tenere conto di nuove conoscenze e di nuovi test e ricerche da parte della SKF. La Teoria introduceva per la prima volta la presenza di un limite di fatica come fattore primario in grado di infl uenzare la durata di esercizio dei cuscinetti. Gli ulteriori approfondimenti hanno permesso di quantificare gli effetti della lubrificazione e della contaminazione sulla durata stessa.

La nuova norma ISO esprime una nuova formula che tiene conto degli effetti di un carico limite di fatica, della lubrificazione e della contaminazione in armonia con i principi sanciti dalla Teoria SKF della Durata e dalle successive pubbl­i­cazioni SKF.

Anche la prima norma ISO sulla durata dei cuscinetti, pubblicata nel 1962, adottava le formule e i calcoli SKF in vigore a quel tempo. Gli studi erano stati compiuti da Arvid Palmgren della SKF e da Gustaf Lundberg della Chalmers University in Svezia.

Nel commentare la notizia, il CEO della SKF, Tom Johnstone, ha dichiarato: “Ancora una volta la SKF, dopo cento anni di attività, ha stabilito gli standard dell’industria dei cuscinetti. È la prova tangibile del cammino della nostra società per essere una vera ‘knowledge engineering company.’ La nuova norma ISO 281 dimostra inequivocabilmente la preminenza tecnologica della SKF nel settore dei cuscinetti”.