L’asset efficiency optimization a convegno

Di come raggiungere questi risultati si è parlato nei due seminari tenuti dalla SKF il 19 e il 21 ottobre a Ferrara e a Roma. I partecipanti, numerosi in entrambe le occasioni hanno così potuto scoprire la metodologia AEO nelle sue quattro fasi principali:
• Strategia (per allineare il progetto agli obiettivi aziendali);
• Implementazione (cioè analisi della situazione e defi nizione di attività e ordine di lavoro);
• Pianifi cazione (per organizzare e programmare le procedure operative);
• Esecuzione (che prevede anche il collaudo e l’aggiornamento).

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A ottobre, Ferrara e Roma hanno ospitato due giornate di studio e approfondimento dedicate all’ottimizzazione degli asset produttivi, un tema che sta acquistando un’importanza crescente, anche alla luce dello scenario estremamente competitivo in cui si trova a operare il settore manifatturiero italiano ed europeo.


L’affidabilità degli impianti è diventata un fattore critico per l’incremento della produttività nell’industria di processo, dove la rottura di una macchina può portare alla fermata completa di una linea, con danni e problemi notevoli (non solo economici, ma anche ambientali o di sicurezza). Ecco dunque che l’affi dabilità diventa estremamente importante ed è per questo che SKF Reliability Systems ha messo a punto un processo, denominato Asset Effi ciency Optimization (AEO), che ha proprio come scopo il miglioramento e l’ottimizzazione degli asset produttivi, intesi sia come macchinari sia come attività delle persone impiegate. Il tutto in accordo con gli obiettivi dell’azienda interessata: produrre di più a parità di costi oppure produrre le medesime quantità a costi minori.

Di come raggiungere questi risultati si è parlato nei due seminari tenuti dalla SKF il 19 e il 21 ottobre a Ferrara e a Roma. I partecipanti, numerosi in entrambe le occasioni hanno così potuto scoprire la metodologia AEO nelle sue quattro fasi principali:
• Strategia (per allineare il progetto agli obiettivi aziendali);
• Implementazione (cioè analisi della situazione e defi nizione di attività e ordine di lavoro);
• Pianifi cazione (per organizzare e programmare le procedure operative);
• Esecuzione (che prevede anche il collaudo e l’aggiornamento).

L’applicazione della metodologia AEO è il sistema più sicuro ed effi cace per abbandonare l’”ottica reattiva”, cioè l’abitudine a intervenire troppo tardi, a danno avvenuto. E i vantaggi risultanti da questo  cambiamento di mentalità sono ormai comprovati da numerosi casi reali, quale quello di un importante stabilimento di una azienda leader nel settore della chimica intermedia. In questo caso, l’implementazione dell’AEO ha consentito, in circa tre anni, di diminuire il numero di interventi in manutenzione correttiva del 35%, a fronte di un lieve incremento degli interventi di tipo preventivo/ predittivo (peraltro dal costo sensibilmente inferiore ai primi). Ancora più signifi cativa la riduzione dei costi totali di manutenzione: a fi ne 2003 risultano diminuiti del 15%.

Al termine degli incontri di Ferrara e Roma, tutti i partecipanti hanno ricevuto il libro Provare per credere! che affronta il tema dell’Asset Effi ciency Optimization da due punti di vista differenti ma complementari: quello dei “tecnici” che nell’AEO devono trovare risposta ai problemi di produzione e di manutenzione, e quello dei “commerciali”, cioè di coloro che sono responsabili delle scelte economiche all’interno di uno stabilimento. Uno strumento utile per approfondire la conoscenza sull’ottimizzazione dell’effi cienza degli asset, ovvero la risposta migliore alle sfi de del moderno scenario competitivo.

Comunicazione di Marketing SKF, Service Division