Le olimpiadi della formazione:

Una competenza secolare, un investimento per il futuro.
Che qualsiasi impresa abbia come ruolo fondamentale quello di creare valore è, senza alcun dubbio, un principio scontato e condiviso da tutti. Molto meno scontato risulta invece come crearlo. Con quali mezzi, risorse e, sopratutto, con quali competenze. Fortunatamente, negli ultimi anni, alcune di queste lacune sono state colmate. Si è così creato un effetto trainante nello sviluppo della cultura e dei comportamenti delle aziende. I “vertici” hanno riconosciuto la necessità di trovare strumenti evoluti e concretamente applicabili per far fronte a mercati dove la competizione accelera vorticosamente comprimendo tempi e distanze.
   Insomma, è sempre più indispensabile dotarsi di nuove idee e di una grande flessibilità organizzativa. Purtroppo risulta ancora diffusa la convinzione che creare valore si riferisca esclusivamente al risultato economico di una azienda. Spesso, infatti, si dimentica che le aziende sono fatte di persone e che la qualità dei prodotti e dei servizi si ottiene anche attraverso la qualità del loro lavoro. Un prezioso bagaglio di conoscenza la cui mancanza può rivelarsi svantaggiosa nel confronto con altre industrie.
   La chiave del successo nell’evoluzione competitiva di un’impresa è proprio rappresentata dal coinvolgimento delle risorse umane nel continuo aggiornamento delle competenze. Nonostante ciò, la strada da percorrere è ancora lunga: l’argomento è ancora tutto da esplorare in particolare sul piano applicativo. Come valutare il “know-how”? Come individuare le aree dove intervenire? Quali sono i margini di miglioramento e a quali costi?
   Quando ci si appresta a riorganizzare un’azienda nell’ottica della formazione dei propri dipendenti occorre avere una chiara visione degli obiettivi che si intende conseguire. Alcuni studi al riguardo dimostrano che, in media, il 20% dei partecipanti a corsi di formazione risulta insoddisfatto a causa degli argomenti trattati, giudicati obsoleti, non di interesse per la propria attività oppure già conosciuti. Non poco se si pensa che di solito presenziano una ventina di persone: una ogni cinque! Un inutile dispendio di energie e denaro che l’azienda non potrà mai sfruttare al meglio.
   In questo ambito la SKF da molti anni propone dei corsi di formazione specialistici in continuo aggiornamento e sempre più mirati per ricavarne il massimo vantaggio. A seconda delle specifiche esigenze, vengono “confezionati” su misura per il cliente, cuciti addosso come la tuta aderente del campione olimpico che si accinge a gareggiare. Per vincere, ovviamente.
   A questa opportunità oramai consolidata, per meglio fronteggiare le nuove esigenze e la crescente importanza attribuita alla formazione da parte del tessuto industriale, la SKF affianca una nuova sfida che si prefigge proprio di dare una risposta concreta nella comprensione delle reali aree di miglioramento: il metodo SKF STAP (Specialized Training Advanced Program).
   Il Programma SKF STAP è una proposta di sviluppo professionale del personale tecnico (ufficio tecnico/progettazione, personale di officina, manutentori) sviluppato dalla SKF Industrie sulla base delle specifiche esigenze e necessità evidenziate dai principali costruttori europei. Il programma, differenziato per settori applicativi, si integra con le esperienze maturate dalla SKF nei principali segmenti di mercato in un secolo di attività. Al momento attuale sono disponibili programmi differenziati per la maggior parte dei settori applicativi (siderurgico, tessile, cartario, stampa, riduttori e trasmissioni, movimentazione e molti altri ancora) ed argomenti (cuscinetti, lubrificazione, manutenzione e cause di danneggiamento, marketing e comunicazione).

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Sintesi

I punti del programma completo:

  • Si concordano con il cliente le aree di competenza prioritarie (es. lubrifi cazione, montaggio).
  • Su di queste si defi niscono i livelli di conoscenza/competenza ottimali.
  • Mediante un’attività di audit si determinano gli attuali livelli di conoscenza tecnica.
  • Questi livelli vengono poi confrontati con il grado di competenza concordato a priori.
  • Si identifi cano le aree di miglioramento assegnando loro le priorità.
  • Si formula un piano di training specifi co.
  • Viene erogato il training.
  • Attraverso un esame fi nale si valuta l’effettivo incremento del livello di conoscenza.

Una competenza secolare, un investimento per il futuro.
Che qualsiasi impresa abbia come ruolo fondamentale quello di creare valore è, senza alcun dubbio, un principio scontato e condiviso da tutti. Molto meno scontato risulta invece come crearlo. Con quali mezzi, risorse e, sopratutto, con quali competenze. Fortunatamente, negli ultimi anni, alcune di queste lacune sono state colmate. Si è così creato un effetto trainante nello sviluppo della cultura e dei comportamenti delle aziende. I “vertici” hanno riconosciuto la necessità di trovare strumenti evoluti e concretamente applicabili per far fronte a mercati dove la competizione accelera vorticosamente comprimendo tempi e distanze.
   Insomma, è sempre più indispensabile dotarsi di nuove idee e di una grande flessibilità organizzativa. Purtroppo risulta ancora diffusa la convinzione che creare valore si riferisca esclusivamente al risultato economico di una azienda. Spesso, infatti, si dimentica che le aziende sono fatte di persone e che la qualità dei prodotti e dei servizi si ottiene anche attraverso la qualità del loro lavoro. Un prezioso bagaglio di conoscenza la cui mancanza può rivelarsi svantaggiosa nel confronto con altre industrie.
   La chiave del successo nell’evoluzione competitiva di un’impresa è proprio rappresentata dal coinvolgimento delle risorse umane nel continuo aggiornamento delle competenze. Nonostante ciò, la strada da percorrere è ancora lunga: l’argomento è ancora tutto da esplorare in particolare sul piano applicativo. Come valutare il “know-how”? Come individuare le aree dove intervenire? Quali sono i margini di miglioramento e a quali costi?
   Quando ci si appresta a riorganizzare un’azienda nell’ottica della formazione dei propri dipendenti occorre avere una chiara visione degli obiettivi che si intende conseguire. Alcuni studi al riguardo dimostrano che, in media, il 20% dei partecipanti a corsi di formazione risulta insoddisfatto a causa degli argomenti trattati, giudicati obsoleti, non di interesse per la propria attività oppure già conosciuti. Non poco se si pensa che di solito presenziano una ventina di persone: una ogni cinque! Un inutile dispendio di energie e denaro che l’azienda non potrà mai sfruttare al meglio.
   In questo ambito la SKF da molti anni propone dei corsi di formazione specialistici in continuo aggiornamento e sempre più mirati per ricavarne il massimo vantaggio. A seconda delle specifiche esigenze, vengono “confezionati” su misura per il cliente, cuciti addosso come la tuta aderente del campione olimpico che si accinge a gareggiare. Per vincere, ovviamente.
   A questa opportunità oramai consolidata, per meglio fronteggiare le nuove esigenze e la crescente importanza attribuita alla formazione da parte del tessuto industriale, la SKF affianca una nuova sfida che si prefigge proprio di dare una risposta concreta nella comprensione delle reali aree di miglioramento: il metodo SKF STAP (Specialized Training Advanced Program).
   Il Programma SKF STAP è una proposta di sviluppo professionale del personale tecnico (ufficio tecnico/progettazione, personale di officina, manutentori) sviluppato dalla SKF Industrie sulla base delle specifiche esigenze e necessità evidenziate dai principali costruttori europei. Il programma, differenziato per settori applicativi, si integra con le esperienze maturate dalla SKF nei principali segmenti di mercato in un secolo di attività. Al momento attuale sono disponibili programmi differenziati per la maggior parte dei settori applicativi (siderurgico, tessile, cartario, stampa, riduttori e trasmissioni, movimentazione e molti altri ancora) ed argomenti (cuscinetti, lubrificazione, manutenzione e cause di danneggiamento, marketing e comunicazione).

L’attività di audit
   Scopo di questa attività è stabilire le aree di possibile miglioramento, arrivando a fornire un pacchetto di training su misura, che tiene conto degli obiettivi aziendali del cliente e basato sull’attuale livello delle competenze del personale tecnico cui il training è indirizzato.
   Un team di tecnici specialisti SKF provvede ad intervistare il personale selezionato, attraverso una serie di questionari mirati che, grazie alla loro impostazione (griglie di domande selezionate per difficoltà e possibilità di valutare lo scostamento delle risposte fornite rispetto a quelle corrette), consentono una valutazione analitica del livello di competenza reale. Detto livello di competenze verrà confrontato con la situazione ideale.

L’ attività di training
   L’attività di training viene svolta presso il cliente (a richiesta la SKF può comunque mettere a disposizione il proprio Centro di Formazione di Airasca) sulla base di un programma preventivamente concordato.
   La fiducia e l’estrema soddisfazione dimostrata dai clienti che si affidano alla SKF per la formazione professionale dei propri dipendenti rafforza ogni giorno di più la nostra convinzione che i rapporti di tipo “tradizionale” si stanno progressivamente trasformando in relazioni “allargate”, non finalizzate esclusivamente al semplice acquisto di cuscinetti e prodotti correlati, e che la diffusione del nostro “knowledge” – oramai secolare – sarà un’altra chiave di successo SKF dei prossimi anni.

  • Si concordano con il cliente le aree di competenza prioritarie (es. lubrifi cazione, montaggio).
  • Su di queste si defi niscono i livelli di conoscenza/competenza ottimali.
  • Mediante un’attività di audit si determinano gli attuali livelli di conoscenza tecnica.
  • Questi livelli vengono poi confrontati con il grado di competenza concordato a priori.
  • Si identifi cano le aree di miglioramento assegnando loro le priorità.
  • Si formula un piano di training specifi co.
  • Viene erogato il training.
  • Attraverso un esame fi nale si valuta l’effettivo incremento del livello di conoscenza.