Monitoraggio in funivia – la chiave di un nuovo mercato
Quasi tutte le grandi città del mondo hanno un parco divertimenti: a Parigi c’è Disneyland, a Stoccolma il Gröna Lund, Los Angeles ha il Magic Mountain e a Hong Kong c’è l’Ocean Park.
Quasi tutte le grandi città del mondo hanno un parco divertimenti: a Parigi c’è Disneyland, a Stoccolma il Gröna Lund, Los Angeles ha il Magic Mountain e a Hong Kong c’è l’Ocean Park.
A Hong Kong c’è l’Ocean Park, che, come suggerisce il nome, è un parco dedicato al tema del mare. Oltre a diciannove attrazioni, tra cui due montagne russe, ci sono un delfinario, un parco avventura acquatico e acquari con squali, meduse e storioni cinesi. È anche la casa di due panda.
Situato nel distretto meridionale dell’isola di Hong Kong, l’Ocean Park si estende su un’area di 69 ettari e si compone di due sezioni, la più ampia delle quali è adagiata sul Monte Nalang, mentre la restante si sviluppa nella valle di Huang Zhu Keng.
Le sue due entrate sono collegate mediante una funivia lunga 1,5 km, dalla quale si gode di una vista spettacolare della parte sud di Hong Kong e del Mare Cinese Meridionale.
Con oltre cinque milioni di visitatori l’anno, l’Ocean Park si classifica al settimo posto tra i parchi divertimento più popolari del mondo, davanti al Disneyland di Hong Kong, che ne ha 4,5 milioni.
Risulta quindi oltremodo importante che i sistemi d’ingranaggi che azionano la funivia offrano la massima affidabilità ed efficienza.
A tale scopo, nel 2007 la SKF Hong Kong ha installato a titolo sperimentale un sistema on line per il monitoraggio delle condizioni su uno dei rotismi. Approvato nell’ottobre 2008, nel 2009 ne è stato installato uno analogo anche sul secondo sistema d’ingranaggi.
“Grazie alla SKF, i tecnici che si occupano della manutenzione del parco sono in grado di monitorare il funzionamento della funivia, scongiurando così il rischio di fermate non programmate”, commenta David Dong, responsabile delle formiture dei reliability system della SKF Hong Kong. “L’adozione di questo sistema ha permesso di passare da una manutenzione di tipo preventivo a una di tipo predittivo, riducendo così i costi correlati. Ci aspettiamo che tale sistema sia esteso anche alle altre strutture dell’Ocean Park”.