Nuova vita per i mandrini

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SKF Spindle Service: il centro revisione mandrini presente anche in Italia.

La multinazionale svedese ha recentemente inaugurato presso lo stabilimento BSS (Ball Screws and Services) di Torino il rinnovato centro italiano di revisione mandrini. Si tratta di una unità altamente specializzata, che sviluppa e amplia l’offerta SKF di servizi rivolti alle imprese operanti nei settori industriali più eterogenei. Abbiamo rivolto alcune domande a Elio Sabbatino, Business Development per la Service Division.

Come nasce il Centro Revisione Mandrini BSS?
“Lo stabilimento di Torino è stato acquisito da SKF nel 2001. Si sviluppa su una superficie di 45.000 metri quadri ed è suddiviso in due unità operative: quella dedicata alla revisione mandrini impiega uno staff di 18 operatori, ed è integrata all’interno della rete di centri di assistenza SKF che conta ad oggi 16 stabilimenti localizzati in tutto il mondo. Presso lo Spindle Service vengono ricondizionati mediamente 600 mandrini ogni anno; sono circa 200 i clienti principali, con tempi di consegna che variano dai due ai cinque giorni. La SKF Ball Screws and Services è in grado di intervenire su mandrini di ogni marca e modello per le macchine utensili di tutti i settori industriali, dalla meccanica di precisione all’industria aeronautica all’automotive”.

Come vengono definiti i tempi di servizio e intervento?
“Esistono tre modalità di accoglienza: l’emergenza, che garantisce un servizio immediato e completo con la massima priorità, l’entrata programmata, (un intervento calendarizzato con precedenza assegnata) e infine il servizio ‘first in, first out’, in base all’arrivo e al benestare del cliente. Questa modalità a risposta differenziata, permette di ottimizzare le tempistiche operative, con un vantaggio concreto in termini di produttività”.

Quali sono le cause principali di rottura di un mandrino?
“E’ possibile individuare i motivi principali di rottura di un mandrino in quattro aree: sovraccarico di produzione, difetto di lubrificazione, collisione tra le parti e revisioni improprie. Si tratta di guasti che impattano sensibilmente sui costi di gestione; un mandrino difettoso, usurato o guasto produce una lunga serie di inconvenienti, come fermate non pianificate della produzione e variazione dei tempi di consumo degli impianti”.

Quali sono le lavorazioni principali richieste dai clienti?
“Esempi pratici di lavori che vengono richiesti sono il reengineering di elettromandrini per fresature ad alta velocità, il rispristino in emergenza e l’upgrading tecnologico. Sono operazioni che permettono di ottimizzare il ciclo di vita degli elettromandrini e garantire un miglioramento qualitativo del prodotto.

Lo Spindle Service SKF è in grado di lavorare su mandrini di tutte le marche e di tutti i tipi. Con l’acquisizione di Gamfior, avvenuta nel 2001, abbiamo avuto a disposizione gli schemi di progettazione dei mandrini progettati dall’azienda nel corso della sua storia, ampliando di conseguenza il nostro know-how.

Inoltre, possiamo attingere al database di SKF dove vengono registrati gli interventi effettuati in tutto il mondo. Attualmente l’archivio centralizzato contiene oltre 25.000 lavorazioni su tutte le tipologie di mandrini. Per quanto riguarda gli elettromandrini costruiti da altre case produttrici abbiamo a disposizione una piattaforma software con funzioni di autoapprendimento, che analizza le caratteristiche operative dell’elettromandrino per adattare il rodaggio alle specifiche tecniche del prodotto”.

Come si articola il processo di rigenerazione del mandrino?
“Il primo step è rappresentato dal contatto con il cliente. Analizziamo in via preliminare le caratteristiche del mandrino, cerchiamo di capire le sue esigenze operative e, se è il caso, suggeriamo modifiche o implementazioni dell’unità.

A livello operativo la revisione ha inizio con delle analisi preventive grazie ad apposite centraline, segue lo smontaggio del mandrino e l’analisi delle singole parti, attraverso un esame visivo e l’utilizzo di strumenti di misurazione specialistici. Qui operiamo anche funzioni preliminari e di ripristino delle parti con le macchine di rettifica. In questa area dello stabilimento la temperatura viene mantenuta costante, si lavora su ordini di grandezza pari al micron, è necessario quindi poter garantire la massima perfezione degli interventi. Un altro aspetto importante da sottolineare è che le lavorazioni sono di ordine manuale, non c’è bisogno di automazione avanzata in quanto queste operazioni sono possibili solo grazie alla professionalità degli operatori”.

Quale è la fase successiva della revisione?
“Una volta completate le operazioni di analisi, si procede con il ripristono delle geometrie, la cromatura delle sedi cuscinetto, dei coni attacco utensile e la bilanciatura delle parti rotanti. Anche in questa fase si lavora su controlli estremamente avanzati, in particolare per quanto riguarda la bilanciatura degli alberi dove gli interventi sono calibrati al milligrammo.

A questo punto il mandrino viene inviato alla unità di lavaggio, che prelude al montaggio meccanico dove si eseguono anche operazioni con cella di carico, indispensabile per determinare il calcolo pre-carico cuscinetti; si procede quindi all’assemblaggio delle parti meccaniche, elettriche ed elettroniche.

Vengono effettuati anche controlli sulle geometrie per la certificazione finale.

Ogni lavorazione viaggia con il suo foglio di check list, nel quale vengono annotati gli step operativi e le cartteristiche delle operazioni svolte”.

Come vengono effettuate le operazioni di rodaggio?
“Le operazioni di rodaggio e test rappresentano il punto di forza del Centro Revisione Mandrini SKF.

L’unità dispone infatti di cinque banchi di prova, dotati di centraline per la lubrificazione e sistemi di refrigerazione. Vengono effettuate prove dinamiche che permettono di ricreare le condizioni reali di lavoro del mandrino; siamo inoltre in grado di posizionare l’unità sia in orizzontale che in verticale, in base alle sue effettive modalità operative.

I tempi di rodaggio possono variare dalle sei ore ai due giorni, in base alle dimensioni e alle caratteristiche del mandrino. Un grande valore aggiunto è costituito inoltre dalle unità di diagnostica digitale: computer con software dedicati che permettono di effettuare il rodaggio del mandrino in automatico, utile per unità di grandi dimensioni che richiedono tempistiche elevate”.

Come viene finalizzata la rigenerazione del mandrino?
“Dalle operazioni di rodaggio e test si giunge infine all’unità di verifica delle vibrazioni, dove, attraverso apparecchiature ad hoc, vengono individuate eventuali anomalie di oscillazione della macchina. È possibile identificare anche eventuali problemi di lubrificazione, grazie agli analizzatori di spettro SKF che garantiscono un controllo estremamente accurato delle condizioni operative. A questo punto il mandrino è finalmente pronto per essere consegnato al cliente, con una certificazione che attesta il lavoro svolto in tutte le fasi di intervento e il marchio di qualità SKF”.

In conclusione, il mandrino è pronto per tornare al lavoro…
“Sicuramente. Il processo di revisione rappresenta una condizione fondamentale per il corretto funzionamento delle macchine industriali. Ma non solo, il centro di revisione lavora anche su esecuzioni speciali, che rappresentano una porzione consistente dell’attività di rigenerazione.

Questa tipologia di interventi è estremamente utile per noi, ci permette di andare a comprendere le reali esigenze del cliente e, di conseguenza, del mercato”.

La Redazione