PROVARE PER CREDERE

In genere, quando si parla di servosistemi in ambito industriale, una delle principali problematiche riguarda l’installazione e la configurazione del servosistema stesso all’interno dell’impianto.

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Sintesi

Cos’è un EMC?

Un attuatore EMC, acronimo di Electro Mechanical Cylinder, consiste in una vite SKF a rulli satelliti collegata direttamente, o tramite un riduttore epicicloidale, a un motore brushless. La vite a rulli converte il movimento rotatorio del motore in un moto lineare. Grazie alla rotazione della vite, la madrevite estende e ritrae il tubo di spinta al quale è collegato il carico da movimentare.
L’unità è progettata e realizzata per soddisfare i più severi standard in ambito industriale e, grazie alle elevate prestazioni, si pone come efficiente alternativa ai classici pistoni idraulici e pneumatici.

CAN e Profibus

Si definisce protocollo di comunicazione un insieme di regole con cui diverse entità si scambiano informazioni. Tra i più diffusi ricordiamo CAN e Profibus.
Il CAN (Controller Area Network) è una rete di comunicazione sviluppata da Bosch nei primi anni ‘80 per consentire l’interazione fra i dispositivi elettronici montati su autoveicoli: nel corso degli anni si è poi diffuso nei principali settori dell’industria. CANopen è un protocollo di alto livello basato su rete CAN.
Il Profibus (Process Field Bus) è il fieldbus più diffuso a livello mondiale nell’ambito dell’automazione industriale; consiste in una rete aperta standardizzata che si può adattare a diverse condizioni applicative.

In genere, quando si parla di servosistemi in ambito industriale, una delle principali problematiche riguarda l’installazione e la configurazione del servosistema stesso all’interno dell’impianto.

La grande varietà di protocolli di comunicazione utilizzabili e l’elevato numero di parametri da tenere in considerazione comportano un considerevole investimento di tempo per effettuare il corretto set-up di un servosistema. Si può passare, infatti, da un semplice set di comandi analogici a protocolli complessi quali CANopen o PROFIBUS.

Un secondo problema si presenta durante la programmazione della macchina. In questa fase è necessario poter compilare e testare in tempo reale il ciclo di lavoro ma, a causa di possibili errori o sviste nel programma, si corre il rischio di danneggiare l’attuatore o il macchinario all’interno del quale è installato. La soluzione più comune è quella di creare degli appositi banchi prova, con evidenti svantaggi in termini di costo, oppure effettuare delle prove a vuoto, senza tuttavia la possibilità di avere un vero feedback sul comportamento del servosistema.

Per ovviare a questi inconvenienti, la SKF ha realizzato la EMC Demo Unit, un’unità portatile che permette al cliente di preparare e testare il suo sistema prima di ricevere il servoattuatore, senza il pericolo di causare danni al proprio macchinario.

L’unità è composta da un servoattuatore EMC, un set di sensori e interruttori, una molla che simula un carico variabile e un azionamento Motion Controller che permette di comandare l’attuatore interfacciandosi con un’unità esterna (PC o PLC, Programmable Logic Controller). La EMC Demo Unit è un sistema completamente “plug-and-play”, essendo alimentabile tramite una normale presa 220V CA e collegabile a un PC attraverso una porta seriale RS-232 e USB o a un PLC tramite un’interfaccia Fieldbus.

Analizzando in dettaglio l’unità è possibile evidenziare alcune peculiarità quali: 6 interruttori e un potenziometro, che simulano i possibili input analogici da parte di un PLC esterno, 6 led di output, per indicare le risposte del servosistema e due display digitali, per monitorare il valore reale dei suddetti segnali. Infine, due fine-corsa e un sensore per l’azzeramento dell’encoder permettono di realizzare qualsiasi tipo di set-up dell’attuatore.

La EMC Demo Unit viene gestita tramite un software potente e flessibile, in grado di assolvere a diverse funzionalità. Attraverso una semplice interfaccia grafica è possibile gestire tutti i principali parametri dell’azionamento quali anelli di controllo di posizione e velocità o dati elettrici del motore; inoltre è possibile impostare i cicli di lavoro dell’attuatore utilizzando un linguaggio di programmazione simile al Basic. Infine un oscilloscopio virtuale permette di monitorare graficamente tutte le variabili e consente di ottimizzare le prestazioni della macchina.

La EMC Demo Unit è uno strumento utile per dimostrare le possibilità offerte dai Servoattuatori SKF. Inoltre, essendo un sistema completo, può essere utilizzato per ottimizzare la fase di messa a punto dell’applicazione finale. I vantaggi di poter disporre di questa unità sono quindi evidenti e sottolineano l’impegno della SKF nel fornire soluzioni pratiche ed efficaci ai propri clienti.