Rock and ROLL
Abbiamo tutti sentito parlare di rock star che distruggono chitarre in scena o che si lasciano alle spalle camere d’albergo completamente demolite.
D’altra parte, spesso danno una mano a raccogliere fondi partecipando a giganteschi concerti di beneficienza. Uno dei primi a prendere questo tipo di iniziativa è stato Bob Geldof, membro del gruppo irlandese Boomtown Rats, che nel luglio 1985 organizzò il concerto Live Aid rendendo possibile la raccolta di oltre 100 milioni di dollari per aiutare le vittime della carestia in Etiopia.
Live Aid si svolgeva su due scene: il Wembley Stadium di Londra ed il JFK Stadium di Philadelphia. Mentre la TV trasmetteva da uno stadio, nell’altro erano in corso i preparativi per la performance seguente. In questo modo, Bryan Adams a Philadelphia ha potuto essere seguito immediatamente dagli U2 a Londra, a cui si sono succeduti a loro volta i Beach Boys sulla scena americana.
A quei medesimi principi era ispirato il festival «Rock in Rio for a Better World,» che si è svolto nel gennaio scorso a Barra de Tijuca, a Rio de Janeiro. Il 5% del fatturato netto del festival è stato donato all’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’istruzione, la scienza e la cultura, ed a organizzazioni caritative nazionali ed internazionali. Quasi 100 tra artisti e gruppi rock hanno partecipato alla manifestazione, aiutando a raccogliere fondi destinati all’istruzione ed alla sanità.
Si è trattato del più grande rock show mai realizzato. È durato una settimana, ha richiamato 1,5 milioni di persone ed ha visto la partecipazione di nomi come Guns N’Roses, Red Hot Chili Peppers, R.E.M., ’Nsync e Oasis. In apertura, tre minuti di silenzio hanno offerto a tutti una possibilità di riflettere su ciò che ciascuno può fare per rendere migliore il mondo.
La scena che ha ospitato lo show è il più grande palcoscenico mobile del mondo e ruota su cuscinetti SKF Explorer. Il peso della struttura è di circa 200 tonnellate e la sua altezza 40 metri. Funziona in modo simile ad una giostra ed è suddiviso in tre settori. Mentre un gruppo è in azione in uno dei settori, gli altri due possono essere preparati per gli artisti successivi. Gli intervalli tra le performance possono così essere ridotti al minimo, senza interruzioni video. Rock and ROLL nel vero senso del termine.