Roma capitale della tribologia

Si è tenuta dal 14 al 17 settembre l’International Tribology Conference, la più importante manifestazione mondiale sulla scienza che studia gli attriti. SKF, tra gli sponsor dell’evento, ha riscosso grande interesse presentando la nuova classe di cuscinetti Explorer e il prototipo di riduttore industriale “18K”.

Contenuto correlato

Link correlati

 

 

Nella prestigiosa sede della Facoltà di Ingegneria de “La Sapienza” di Roma, si sono riuniti per quattro giorni i maggiori esperti mondiali di tribologia, scienza tanto importante quanto antica. Infatti, i primi studi su come gestire gli attriti tra superfici in movimento e volgerli a favore di precisi scopi meccanici risale addirittura agli Egizi, che utilizzarono rudimentali procedimenti di lubrificazione per muovere su slitte o tronchi d’albero grandi blocchi di pietra o addirittura statue di proporzioni colossali. La “lotta contro l’attrito”, iniziata più di 3.000 anni fa, è diventata oggi una disciplina complessa, in continua evoluzione, che nel simposio di Roma ha conosciuto l’ultima consacrazione in ordine di tempo a livello mondiale.

SKF, sponsor dell’evento a fianco di altre prestigiose imprese (come Avio Group, Ferrari, Siemens VDO Automotive), ha presentato la nuova gamma di cuscinetti Explorer. Sono state dettagliatamente discusse le caratteristiche che rendono questa tipologia di cuscinetti un importante “termine di paragone” all’interno degli studi tribologici: il miglioramento dell’acciaio, ottenuto attraverso la forte riduzione del contenuto di ossigeno; il trattamento termico esclusivo, che ha incrementato durezza, resistenza a usura e stabilità dimensionale, mantenendo inalterata la tenacità; l’ottimizzazione del design interno, che ha interessato sfere, piste e gabbie; il perfezionamento delle caratteristiche superficiali, in particolare mediante il processo di lappatura delle piste di rotolamento, con il monitoraggio dei parametri di rugosità. Anche il “18K-SKF Concept Gearbox”, e i concetti di downsizing a lui associati, hanno trovato spazio nell’esposizione.

Notevole l’interesse suscitato tra gli industriali e i docenti universitari convenuti da tutto il mondo; tra questi, particolarmente numerosi erano i rappresentanti del mondo accademico italiano, anche in considerazione del fatto che tra gli organizzatori figuravano le Università di Roma “La Sapienza” e “Tor Vergata”, e quella di Pisa.

In questo contesto, alcuni professori hanno manifestato la volontà di approfondire le tematiche esposte rivolgendosi a Luca Lemma, relatore per SKF, ed Enrica Cane, responsabile del “Progetto Università”. Un’iniziativa che, nata per rendere sempre più intenso e proficuo lo scambio di esperienze e know-how tra l’azienda e il mondo accademico, sta conoscendo un crescente successo. Infatti, dopo la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, anche quelle di Roma (“La Sapienza”) e Napoli (“Federico II”) stanno considerando l’opportunità di valorizzare i propri programmi di studio cogliendo le proposte didattiche di SKF.