Servosistemi elettromeccanici SKF

Questa rifl ette l’esistenza di forze di richiamo messe in azione ogni volta che, sotto l’infl uenza di variazioni dell’ambiente esterno, una caratteristica dell’ambiente interno tende ad allontanarsi dal suo valore normale: un aumento della temperatura ambiente scatena meccanismi di raffreddamento, al contrario il freddo esterno stimola una maggior produzione di calore.

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Il controllo in retroazione è il meccanismo base attraverso il quale i sistemi meccanici, elettrici e biologici si mantengono in equilibrio.
L’ambiente interno, ossia l’organismo, di ogni forma di vita complessa è caratterizzato da una certa elasticità.

Questa rifl ette l’esistenza di forze di richiamo messe in azione ogni volta che, sotto l’infl uenza di variazioni dell’ambiente esterno, una caratteristica dell’ambiente interno tende ad allontanarsi dal suo valore normale: un aumento della temperatura ambiente scatena meccanismi di raffreddamento, al contrario il freddo esterno stimola una maggior produzione di calore.

Senza questa regolazione, i cambiamenti dell’ambiente esterno e il funzionamento delle cellule provocherebbero la variazione delle grandezze principali, la cui costanza è indispensabile per la sopravvivenza dell’organismo stesso.

La costanza dell’ambiente interno biologico, omeostasi, è ottenuta grazie ad un sistema regolatore che comprende diversi sottosistemi, ognuno dei quali è sottoposto a meccanismi di controllo ed è responsabile di variabili dette controllate.

Allo stesso modo, affi nchè i sistemi prodotti dall’uomo funzionino correttamente ed abbiano una durata maggiore e prestazioni migliori, è necessario mantenere un dato equilibrio dinamico interno.

Questo viene realizzato mediante un controllo in retroazione, ossia confrontando il valore attuale di alcuni parametri ritenuti signifi cativi con quello desiderato.

Un esempio di controllo in retroazione, tipico della nostra vita quotidiana, è la regolazione della velocità delle automobili ottenuta variando il fl usso di carburante.

Dal regolatore di vapore di Watt alle equazioni di Maxwell, fi no ai giorni nostri, sono stati fatti grandi passi nello sviluppo della teoria del controllo in retroazione, ma i concetti fondamentali dei servosistemi sono rimasti inalterati.

Un sistema di posizionamento o servosistema si basa infatti sempre su tre anelli principali di retroazione: la regolazione di corrente, quella di velocità e quella di posizione.

Naturalmente i servosistemi oggi più utilizzati sono, per svariate ragioni tra cui il contenimento dell’inquinamento ambientale, di tipo elettromeccanico ossia costituiti da un sistema meccanico che realizza la spinta e da un motore brushless controllato elettronicamente da un azionamento che può essere gestito da PC o PLC mediante bus.

Il campo applicativo dei servosistemi è illimitato e spazia dall’automazione industriale al telecontrollo alla manutenzione preventiva e programmata.

In conclusione è bene anche tener presente che quanto più è complesso il sistema da utilizzare e da gestire, tanto più è indispensabile aggiornare, adeguare e specializzare anche la cultura degli utilizzatori e degli operatori.

Anche se non è così evidente, come gli aspetti riconducibili alla realizzazione meccanica e all’utilizzazione in un sistema di produzione, occorre non dimenticare nè sottovalutare il fatto che il controllo è una tecnologia nascosta ma sempre presente.

VINCENZO LEO SKF Multitec S.pA.