Sfide sotterranee
Affrontare le più grandi, difficili elunghe gallerie del mondo. La Herrenknecht AG supera costantemente nuove sfide.
Sintesi
Fondata nel 1975 da Martin Herrenknecht, la Herrenknecht AG è oggi l’azienda leader mondiale nella costruzione di tunnel. La società realizza, costruisce e vende una vasta gamma di macchine di scavo ad elevata tecnologia, che offrono diametri di perforazione da 100 mm a quasi 16 metri e possono essere impiegate in qualsiasi condizione geologica.
La Herrenknecht ha sedi in Svizzera, Olanda, Regno Unito, Francia, Spagna, Russia, Stati Uniti, Australia, Singapore, Thailandia e Cina.
Affrontare le più grandi, difficili elunghe gallerie del mondo. La Herrenknecht AG supera costantemente nuove sfide.
Il visitatore che si trovia passare da Schwanau, in Germania, non sospetterebbe mai che questa città di case con ossatura in legno e tramezzi in muratura ospita la sede dell’azienda leader mondiale nella costruzione di macchine per lo scavo di gallerie. Ma chi esce dall’autostrada per soggiornare all’hotel di Schwanau non può non vedere la coppia di gigantesche gru a portale verniciate di bianco che sovrastano il complesso industriale adiacente. E avvicinandosi a questo complesso formato dalla sede centrale e dall’impianto di produzione della Herrenknecht AG, vedrà anche un enorme anello di calcestruzzo stagliarsi contro la parete di vetro dell’edificio di quattro piani che ospita gli uffici amministrativi – un anello che ha lo stesso diametro della quarta galleria scavata sotto il fiume Elba ad Amburgo: 14,2 metri, uno dei numerosi progetti da record della Herrenknecht.
Sono passati meno di 30 anni da quando il suo fondatore, Martin Herrenknecht, fece di un piccolo appartamento a Schwanau, a pochi chilometri dal confine francese, tra la Foresta Nera e il Reno, la sede del suo ufficio tecnico. Da allora, la Herrenknecht ha accresciuto costantemente la propria competenza, con la quale ha realizzato attrezzature e sistemi ad alta tecnologia per lo scavo di gallerie che soddisfano le esigenze dei costruttori di tutto il mondo in un’ampia varietà di condizioni geologiche. Attualmente la Herrenknecht è impegnata nel progetto di costruzione della galleria ferroviaria più lunga del mondo, uno scavo di ben 2×57 km di roccia dura alla base del San Gottardo, il cui termine è previsto nel 2015. Per il tunnel stradale sotto il fiume Elba, terminato nel marzo 2000, la Herrenknecht ha realizzato nuovi sensori in grado di rilevare massi e altre irregolarità presenti in sette diversi tipi di terreno. In collaborazione con il cliente, ha altresì introdotto un nuovo tagliente rotante che facilita e rende più sicure le operazioni di manutenzione. Al Cairo, la Herrenknecht ha fornito le attrezzature per le gallerie di drenaggio delle acque freatiche sotto i luoghi di culto della città antica, preservando le fondamenta e le volte delle aree sotterranee per le generazioni future.
“Da sempre ci occupiamo dei progetti più difficili, più grandi e più lunghi, e se la concorrenza ce ne strappa uno, noi recuperiamo con quello successivo”, esordisce Achim Kühn, responsabile relazioni pubbliche e relazioni con gli investitori della Herrenknecht AG.
Oltre alla fiducianelle proprie capacità e alla passione per sempre nuove sfide, la Herrenknecht deve il suo successo anche al rapporto aperto, diretto e collaborativo con i propri clienti. Sia che si tratti di realizzare le gallerie per la metropolitana di Guangzhou, in Cina, o le fognature sottostanti una superstrada di Rio de Janeiro, o, ancora, i canali di irrigazione sull’isola di La Réunion, nell’Oceano Indiano, la Herrenknecht deve poter instaurare rapporti di fiducia con le autorità e gli investitori che commissionano i progetti, nonché con le imprese che eseguono i lavori.
“Siamo l’ultimo anello della catena di fornitura e dobbiamo garantire la massima affidabilità. Non possiamo nascondere i problemi. In ogni caso i clienti possono sempre telefonare al signor Herrenknecht”, osserva Kühn. Josef Gruseck, responsabile della gestione industriale, sostiene che gli sforzi tesi ad instaurare rapporti con i clienti sono stati ripagati, in particolare in Svizzera, dove la Herrenknecht ha preso parte a 28 progetti. “Il grado di fedeltà è molto alto in quel paese. Dobbiamo poter guardare i nostri clienti negli occhi anche dopo 20 anni”.
Milioni di personeattraversano le gallerie costruite dalle macchine della Herrenknecht e ad alcune sarà anche capitato di vedere la “talpa” o “tunnel boring machine” (TBM) utilizzata a Madrid nell’estate 2005 per la costruzione di una superstrada. Con il suo diametro record di 15,2 metri, non è stato possibile assemblarla in nessuno dei sei hangar che compongono lo stabilimento di produzione della Herrenknecht, che si sviluppa su una superficie di 43.000 metri quadrati. È stato infatti necessario eseguire l’operazione all’esterno, sotto le gru a portale. Pochi conoscono la complessità di queste enormi macchine – le più grandi delle quali possono raggiungere una lunghezza di 440 metri e assomigliano più a una fabbrica che a una singola macchina. Nelle condizioni geologiche ideali, le TBM scavano la roccia, ne trasportano i frammenti con i nastri trasportatori, portano e installano i conci di calcestruzzo che costituiscono il rivestimento della galleria e forniscono costantemente informazioni sulla posizione e sulle condizioni del terreno antistante – il tutto erogando aria pulita e fresca agli operatori e garantendo la loro incolumità, al riparo dalla superficie tagliente della macchina. Quando, come nel progetto di Madrid, il terreno è più soffice, le macchine iniettano nel terreno schiuma o una soluzione viscosa per stabilizzare le pareti della galleria e rendere più facile la rimozione del materiale scavato. In tutti i casi, i tecnici della Herrenknecht, oltre che prevedere la sostituzione agevole e sicura dei dischi sulla testa della fresa, per ridurre al minimo il rischio che lo scudo rimanga bloccato nel tunnel, devono evitare di disturbare la superficie sovrastante il luogo di perforazione, in particolare nelle grandi città. “Chi non vive questa realtà, non immagina quanti elementi entrano in gioco quando si progetta un tunnel”, sentenzia Kühn.
Oltre agli aspetti tecnici, la Herrenknecht deve far fronte a scadenze sempre più pressanti. Gruseck riferisce che i clienti esigono il completamento dei lavori nei tempi previsti per evitare giornate di lavoro supplementari e ingorghi nel traffico. Allo stesso tempo, i lavori vengono commissionati sempre più spesso da privati, i quali sono estremamente attenti al rendimento del capitale investito. A questo la Herrenknecht risponde con un approccio “di squadra” o “a pieno servizio”, che vede protagonisti i fornitori e i clienti e che consiste nel creare servizi specifici, mirati alle esigenze di questi ultimi: gestione dei ricambi, servizi di manutenzione e riparazione 24 ore su 24 e, nel caso di mercati emergenti, sistemi completi comprensivi di fornitura, logistica e climatizzazione. Affinché sia un approccio vincente, la Herrenknecht deve poter contare su fornitori affidabili, quali la SKF.
All’approssimarsi del suo 30° anniversario, la Herrenknecht non mostra segni di rallentamento. Nel 2004 le vendite del Gruppo sono ammontate a 433 milioni di euro e, nello stesso anno, l’azienda ha costruito il sesto impianto di costruzione a Schwanau al quale è seguito, dopo pochi mesi, il progetto di edificarne un settimo. Alla domanda di un visitatore sull’eventualità di acquistare ulteriori porzioni del terreno agricolo circostante, Kühn ha risposto con un sorriso: “Già fatto”. Ben oltre i confini di casa, la Herrenknecht ha portato la sua presenza in Cina, che, dopo l’Europa, è oggi il mercato più importante per la società tedesca, come evidenziato dalla visita del vice ministro cinese per le risorse idriche avvenuta alla fine del 2004. Nell’autunno del 2006, la Herrenknecht si appresterà a un nuovo record: una TBM con un diametro di 15,43 metri per il traforo di un tunnel stradale a Shanghai. Forte di una gamma di attrezzature per diametri di perforazione da 100 millimetri a quasi 16 metri, la società intende esplorare nuovi territori sotterranei: prima tappa la Germania, dove ha in programma di trasportare in superficie l’energia geotermica penetrando nel sottosuolo fino a 5.000 metri di profondità.
Quando i tecnicidella Herrenknecht si riuniscono nella sala adiacente all’ufficio di Gruseck, probabilmente traggono ispirazione da un poster in cui due alpinisti affrontano la scalata di una vetta delle Dolomiti e su cui si legge: “Aspirando a traguardi impensabili, realizziamo i risultati migliori”.
Sistemi per tagliare le rocce più dure del mondo
Dal 1987 la SKF fornisce ralle di orientamento alla Herrenknecht. Come spiega l’ing. Reinhard Kirsch della SKF, tali cuscinetti hanno il compito di trasferire tutti i carichi tra la testa fresante e la parte posteriore della tunnel-boring machine. Nell’arco di quasi 20 anni, la SKF ha saputo instaurare un rapporto solido con i tecnici della Herrenknecht ed il suo responsabile della gestione industriale, Josef Gruseck. Riferendosi al fatto che molti progetti della Herrenknecht hanno carattere di prototipo, Gruseck afferma: “La SKF è molto impegnata nel realizzare insieme a noi nuovi prodotti. Il livello di collaborazione è alquanto elevato, sia sul piano tecnico sia su quello commerciale”.
Nel 2005 tale collaborazione si è dimostrata particolarmente proficua per la SKF. A febbraio, ha fornito una campionatura di cinque cuscinetti a rulli conici per la testa fresante, che svolge il duro compito di perforare roccia e terreno. A settembre, la Herrenknecht ha emesso un ordine per 1.000 cuscinetti.
Kirsch è conscio della responsabilità che deriva dalla fornitura di cuscinetti sottoposti a pressioni che raggiungono anche le 27 tonnellate, come nel caso del cuscinetto principale della testa fresante blu e gialla di una TBM, che è stata assemblata nell’autunno del 2005 per la galleria della metropolitana di Almaty, in Kazakhstan. “Sul posto si possono sostituire i taglienti della fresa, ma non le ralle”. La SKF fornisce altresì soluzioni complete per lubrificazione della Willy Vogel, che prevedono la lubrificazione con grasso di scudi, giunti e pinze, nonché la lubrificazione a circolazione d’olio per i cuscinetti principali e gli azionamenti”.