SKF e lo sviluppo sostenibile

Sempre più spesso sentiamo parlare di sviluppo sostenibile o di sostenibilità. Ma di che cosa si tratta? Già nel 1987 la Commissione Europea ha definito lo sviluppo sostenibile come lo sviluppo che “soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri”.
   A distanza di quasi 20 anni, l’importanza di queste tematiche è ancora più evidente: si pensi al problema dell’effetto serra e al conseguente cambiamento climatico o alla crescita esponenziale della popolazione mondiale rispetto al limitato numero di risorse disponibili sul Pianeta. Molto efficace è la descrizione del concetto di sviluppo sostenibile utilizzato nei paesi anglosassoni: Profit, Planet e People (3P). Un’azienda che voglia svilupparsi in modo sostenibile deve fare sì che tutti e tre gli elementi crescano e si rafforzino a beneficio del bilancio complessivo.
   Il Gruppo SKF è consapevole dell’importanza di uno sviluppo sostenibile. Per poter mantenere i risultati raggiunti e continuare a crescere, un’azienda multinazionale come la nostra non può limitarsi alla logica del profitto, deve anche avere una responsabilità ambientale e sociale. L’amministratore delegato del Gruppo, Tom Johnstone, ha dichiarato che la sostenibilità per SKF significa “combinare la capacità di sviluppare con successo le proprie attività con l’impegno a salvaguardare le risorse per le generazioni future”. L’impatto di un’azienda sulla comunità e sull’ambiente esterno non possono essere, infatti, trascurati.

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   A distanza di quasi 20 anni, l’importanza di queste tematiche è ancora più evidente: si pensi al problema dell’effetto serra e al conseguente cambiamento climatico o alla crescita esponenziale della popolazione mondiale rispetto al limitato numero di risorse disponibili sul Pianeta. Molto efficace è la descrizione del concetto di sviluppo sostenibile utilizzato nei paesi anglosassoni: Profit, Planet e People (3P). Un’azienda che voglia svilupparsi in modo sostenibile deve fare sì che tutti e tre gli elementi crescano e si rafforzino a beneficio del bilancio complessivo.
   Il Gruppo SKF è consapevole dell’importanza di uno sviluppo sostenibile. Per poter mantenere i risultati raggiunti e continuare a crescere, un’azienda multinazionale come la nostra non può limitarsi alla logica del profitto, deve anche avere una responsabilità ambientale e sociale. L’amministratore delegato del Gruppo, Tom Johnstone, ha dichiarato che la sostenibilità per SKF significa “combinare la capacità di sviluppare con successo le proprie attività con l’impegno a salvaguardare le risorse per le generazioni future”. L’impatto di un’azienda sulla comunità e sull’ambiente esterno non possono essere, infatti, trascurati.

Sul fronte ambientale, oltre alla certificazione ISO 14001 del sistema di gestione ambientale, conseguita nel 1998, e ad altre importanti iniziative, per consolidare nel tempo la posizione di eccellenza ambientale, la SKF ha lanciato recentemente una sfida molto ambiziosa: BeyondZero. Il concetto base è che non solo bisogna continuare a ridurre gli effetti negativi sull’ambiente, ma occorre anche creare impatti positivi, promuovendo iniziative e sviluppando soluzioni e prodotti innovativi. In questo modo il bilancio complessivo sarà positivo, BeyondZero appunto. Tradizionalmente, infatti, gli obiettivi ambientali si limitano a ridurre gli impatti negativi interni.

Il nuovo obiettivo, invece, richiede anche di sviluppare soluzioni e utilizzare le conoscenze tecniche per aumentare gli impatti positivi interni, ma anche esterni. Un esempio pratico può aiutare a chiarire il concetto. Per la riduzione delle emissioni di CO2 non solo bisogna continuare a ridurre i consumi energetici dei nostri Siti, ma occorre anche sviluppare prodotti e servizi che permettano ai nostri clienti di risparmiare energia e quindi di dare un contributo positivo complessivo alla lotta contro l’effetto serra.
   Nell’impegno per lo sviluppo sostenibile, la SKF non sottovaluta l’importanza della responsabilità sociale, intesa come attenzione verso le comunità e la società in genere. Il Codice di Comportamento sancisce l’impegno della SKF a gestire le attività in modo responsabile nei confronti della società, mostrando rispetto per le leggi, i costumi e le necessità dei paesi in cui opera e, nello stesso tempo, rispetto per la protezione dei diritti umani.
   Con riferimento alla comunità interna, oltre agli aspetti di legge, la sicurezza dei dipendenti è monitorata costantemente nell’ambito dell’iniziativa “Zero incidenti”, iniziata nel 2000 e finalizzata a prevenire gli infortuni nelle realtà SKF. Da allora, il numero di infortuni è diminuito dell’80% e numerose unità sono riuscite a ottenere il Silver o il Golden Award: un attestato che il Gruppo rilascia alle unità che non hanno avuto incidenti rispettivamente per due o tre anni.
   Inoltre, l’attenzione per la sicurezza è confermata dall’impegno profuso per ottenere e mantenere la certificazione del sistema di gestione ambiente e sicurezza secondo lo standard internazionale OHSAS 18001. Nel 2005 il Gruppo SKF è stato certificato ed è stato il primo tra i più importanti produttori di cuscinetti a ricevere questa certificazione, che copre 82 unità in 24 Paesi. Avere un sistema di gestione comune significa anche garantire il rispetto degli stessi standard di sicurezza in tutte le realtà SKF del mondo.

Per quanto riguarda la comunità esterna, recentemente il Gruppo SKF ha voluto rafforzare l’impegno anche in quest’ambito, pubblicando la “Group social policy”. Il
documento ribadisce l’impegno del management ad incoraggiare soluzioni e attività con le quali la SKF e i suoi dipendenti possono avere un impatto positivo e duraturo sulla comunità circostante e sulla società in genere.
   Una panoramica completa di quanto il Gruppo ha fatto e sta facendo nel settore della sostenibilità sarà presentata a tutti i dipendenti nel corso di un incontro formativo, che verrà completato entro i primi mesi del 2007. Il corso, Sustainability Awareness Training, prevede anche una sessione dedicata alla definizione di attività sostenibili in corso/da suggerire, sia a livello di business unit che a livello personale. A livello individuale, infatti, tutti noi possiamo giocare un ruolo importante per cambiare le nostre abitudini e diventare più compatibili e rispettosi dell’ambiente. Spegnere le luci quando non servono, non sprecare inutilmente la carta o l’acqua sono solo alcuni esempi, ai quali si aggiungono quelli più tipicamente etico-sociali, come non acquistare prodotti fabbricati da aziende che ricorrono al lavoro minorile, adottare a distanza bambini bisognosi, fare volontariato, ecc

In questo panorama in evoluzione la comunicazione riveste un ruolo molto importante: tutti gli anni all’interno dell’Annual Report di Gruppo è presente una sezione dedicata alla sostenibilità nella quale sono illustrati gli esempi più significativi di best practice presenti all’interno delle nostre realtà.
   A livello italiano, quest’anno è stato pubblicato il primo Rapporto di sostenibilità (dopo 10 anni di Rapporto ambiente e sicurezza): il documento contiene sezioni dedicate all’identità aziendale, alla sustainability governance (intesa come insieme delle regole di governo dell’organizzazione finalizzate alla creazione di valore economico, ambientale e sociale per tutti i soggetti coinvolti), alla responsabilità economica, ambientale e sociale.
   Infine, per promuovere e aumentare la sensibilità nei confronti dello sviluppo sostenibile, il Gruppo SKF ha pubblicato recentemente una brochure interamente dedicata al tema. La brochure copre tutte le aree di attenzione proprie dello sviluppo sostenibile, oltre all’aspetto economico: l’ambiente, i dipendenti e la comunità nella quale si opera.
   Appare quindi chiaro che anche nei confronti della sostenibilità la SKF miri a rivestire un ruolo di pioniere e di leader, avendo un approccio incisivo ed attivo anche nell’aiutare i clienti e le altre parti interessate (i cosiddetti Stakeholders) a migliorare e a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità.