SKF sale in cattedra

Il seminario tenuto dal 16 al 18 marzo era rivolto agli ingegneri meccanici, gestionali e aeronautici del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Nucleare dell’Università di Pisa. Ed è stato lo stesso Preside di Facoltà ad accogliere Fabio Rosso della SKF, salito in cattedra nel ruolo provvisorio di professore universitario. Notevole la partecipazione: gli studenti che hanno seguito i tre giorni erano circa 60 e 10 i dottorandi; per il corpo docente, erano presenti Roberto Bassani, Enrico Ciulli ed Enrico Manfredi.

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Con una serie di lezioni tenute a Pisa dal 16 al 18 marzo, prosegue il “Progetto Università” per l’organizzazione di corsi specialistici nei principali Atenei italiani.
“L’analisi delle vibrazioni nella manutenzione predittiva”: non è il titolo di un corso accademico, ma poco ci manca, dal momento che questo era l’argomento del seminario tenuto da SKF in un’aula universitaria. Lo storico Ateneo di Pisa, ancora una volta ha aperto le porte alla multinazionale svedese, dando seguito al “Progetto Università” lanciato più di un anno fa. Due gli obiettivi principali: portare nelle aule il know-how e l’esperienza maturati in cento anni di attività nel campo dei movimenti rotanti e, al tempo stesso, recepire gli interessi e le richieste delle giovani leve dell’ingegneria italiana. Uno scambio, dunque, tra mondo accademico e realtà aziendale che si sta rivelando arricchente e proficuo per entrambi i soggetti.

Il seminario tenuto dal 16 al 18 marzo era rivolto agli ingegneri meccanici, gestionali e aeronautici del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Nucleare dell’Università di Pisa. Ed è stato lo stesso Preside di Facoltà ad accogliere Fabio Rosso della SKF, salito in cattedra nel ruolo provvisorio di professore universitario. Notevole la partecipazione: gli studenti che hanno seguito i tre giorni erano circa 60 e 10 i dottorandi; per il corpo docente, erano presenti Roberto Bassani, Enrico Ciulli ed Enrico Manfredi.

Fabio Rosso ha affrontato il tema dell’analisi vibrazionale nei suoi aspetti teorici e pratici. Dapprima è stato delineato il contesto di riferimento, dalla definizione degli approcci manutentivi ad argomenti propri della teoria dei segnali (cause di vibrazioni sul macchinario, procedure e strumenti per il campionamento, fenomeni fisici e grandezze correlate eccetera). Quindi, nel pomeriggio di giovedì, sono stati presentati alcuni esempi applicativi, anche attraverso l’utilizzo del Rotor-Kit, apparecchio dimostrativo con il quale è stato possibile simulare differenti problemi su un motore elettrico. Spettava agli studenti individuare le cause di malfunzionamento con l’utilizzo di strumenti per la rilevazione e l’analisi delle vibrazioni.

Il corso si è quindi concluso con una testimonianza di Alberto Pieroni, direttore dello stabilimento SKF di Massa, che ha presentato il mondo della SKF e parlato di tematiche inerenti la gestione delle risorse umane in ambito industriale. Una testimonianza apprezzata ed efficace, anche in considerazione del fatto che lo stesso Pieroni è un ex-studente dell’Ateneo pisano.

In generale, grande è stato l’interesse per i sistemi di diagnosi e per il tema del campionamento dei segnali e gli studenti hanno posto numerose domande, sia durante il corso sia successivamente. E una definitiva conferma del successo dell’iniziativa sta arrivando dai contatti che anche dopo il 18 marzo la SKF ha ricevuto dagli studenti pisani, per approfondire molti dei temi trattati durante il corso.

ENRICA CANE
SKF, Service Division
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enrica.cane@skf.com