Soluzioni ad elevata dinamica per posizionamento
SKF Multitec si propone di fornire ai propri clienti non solo componenti per l’automazione ma soluzioni a problemi di automazione.Questa attitudine significa accettare vere e proprie «sfide applicative» che vanno affrontate avendo bene in mente i bisogni reali dei clienti e, come obiettivo, la reciproca soddisfazione.
I punti di forza su cui SKF Multitec fonda la partnership con i propri clienti sono la professionalità, la tecnologia disponibile ed un know-how che affonda le sue radici in oltre dieci anni di esperienza in specifici settori applicativi.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie, il motore lineare è senza dubbio un elemento di primaria importanza: esso racchiude al suo interno un grosso potenziale che può essere sfruttato al meglio conoscendone bene le peculiarità.
I motori lineari rappresentano un’evoluzione nel posizionamento essendo capaci di superare i vincoli imposti da cremagliere, cinghie dentate ed altri sistemi tradizionali.
Fisicamente un motore lineare è un organo elettrico capace di generare, per interazione magnetica, una spinta fra le due parti di cui è composto schematicamente: la parte costituita da avvolgimenti elettrici alimentati (detta slider) che scorre, senza contatto fisico, su di una rotaia magnetica, (detta statore), lunga quanto tutta la corsa. Grande importanza riveste l’azionamento col quale il motore si interfaccia direttamente per formare un sistema di posizionamento dotato della massima sensibilità di controllo oggi disponibile.
Gli assi dotati di motori lineari sono ottimizzati per carichi inerziali compresi entro i 100 chilogrammi ma, con carichi più contenuti (10-15 kg), sono capaci di velocità fino a 5 m/s ed accelerazioni fino a 5 g, raggiungendo, nonostante l’elevata dinamica, precisioni di posizionamento dell’ordine di 0,01 mm.
Si comprende come sia possibile, con l’ausilio di questi sistemi, offrire soluzioni a problemi difficilmente risolvibili: è il caso di O.T.S. di Beinasco (TO), un’azienda che realizza impianti di assemblaggio caratterizzata da un’elevata propensione per l’innovazione. Il problema consisteva nel pallettizzare un’elevata quantità di cartucce per stampanti provenienti da una linea di trasporto, con cadenza di tre secondi, in 32 differenti posizioni disposte su di una «rastrelliera» lunga 3 metri. In termini fisici questo significa spostare una massa di pochi chilogrammi ad una velocità di 4 metri al secondo raggiunti con un’accelerazione pari a tre volte quella di gravità.
Dopo aver analizzato con i tecnici della O.T.S. tutte le possibili soluzioni, la scelta è caduto sull’asse con motore lineare.
Viste le elevate dinamiche richieste alla macchina tale scelta è sembrata quella più naturale e sicuramente quest’esperienza consentirà al cliente di ottenere un vantaggio sui propri concorrenti estendendo di fatto i propri campi di applicabilità.
Giuseppe Saroglia
SKF, Multitec
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