Industria

Un ponte verso il mondo accademico

SKF si avvale di valide collaborazioni con prestigiose università e istituzioni accademiche per estendere i confini della tecnologia dei cuscinetti.  Da questi rapporti duraturi scaturiscono sviluppi in vari campi legati ai cuscinetti, come tribologia, tecnologia dei sensori e ciclo di vita dei prodotti.

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Un laboratorio di prova per cuscinetti. Così si potrebbe descrivere l’ampia collaborazione di SKF con importanti università e istituti di ricerca. L’intento è aumentare la conoscenza sui cuscinetti volventi per migliorare le prestazioni dei prodotti e delle applicazioni dei clienti.

Sebbene SKF svolga intense attività di Ricerca e Sviluppo in forma autonoma, collaborare con il mondo accademico apporta non solo risorse, talenti e competenze uniche ma anche nuovi punti di vista su temi complicati.

“La collaborazione con le università offre un valido accesso alle reti di ricerca e collegamenti diretti con i massimi ricercatori internazionali”, spiega il dr. Kenred Stadler, responsabile University Collaboration Management di SKF. “Sanno offrire visioni a lungo termine ed esprimere opinioni obiettive, e hanno il tempo e la capacità di pensare fuori dagli schemi, più di quanto riusciamo a fare noi all’interno”.

La collaborazione con le università offre un valido accesso alle reti di ricerca e collegamenti diretti con i massimi ricercatori internazionali.

Dr. Kenred Stadler, responsabile University Collaboration Management di SKF

SKF collabora con il mondo accademico da vari decenni. I progetti attualmente attivi attraverso gli University Technology Centre, UTC, sono 13. In particolare citiamo l’Imperial College di Londra, nel Regno Unito, la Luleå University nella Svezia settentrionale, nonche l’INSA Lyon, in Francia, dove SKF sponsorizza una Cattedra in tribologia.

In questi centri universitari, SKF si avvale della competenza accademica in aree come tribologia, tecnologia dei sensori e ciclo di vita dei prodotti. La tribologia studia l’interazione delle superfici in moto, nonché il loro design, la lubrificazione, l’attrito e l’usura.

Mentre lo sviluppo dei prodotti è appannaggio di SKF, le università contribuiscono con esperimenti, modellazioni, banchi di prova e progetti specifici volti a risolvere problemi o ad ampliare il campo dei cuscinetti.

Prove presso il LaMCoS, il laboratorio di ricerca dell'INSA di Lione, in Francia.
Il dr. Guillermo E. Morales Espejel, Principal Scientist SKF, fa riferimento al Technology Readiness Level, ossia alla scala di valori universale, che indica il livello di maturità di una tecnologia, dalla ricerca di base ai prodotti finiti. “Secondo questa scala di valori, si può dire che le università si posizionano sostanzialmente da 1 a 4, mentre SKF al suo interno sta tra 4 e 9”, commenta.

Molte collaborazioni di SKF sono incentrate su progetti specifici, spesso sotto forma di tesi di laurea e di dottorato o gruppi di ricerca post-laurea. Ci sono sempre da 10 a 15 progetti in svolgimento presso le varie istituzioni. SKF è coinvolta durante l’intero processo.

“Per ogni studio c’è sempre un responsabile SKF e, presso l’azienda, si segue un progetto parallelo”, precisa Stadler. “Spesso gli studenti creano legami solidi con noi, e la collaborazione universitaria rappresenta un importante canale di reclutamento. È un fattore aggiuntivo molto importante, soprattutto ora che la gara per i talenti è molto serrata”.

SKF e la Luleå University of Technology (LTU) sono legate da un lungo sodalizio, culminato nel 2012 con l’istituzione dello UTC di Luleå.

Luleå University of Technology, Svezia

SKF e la Luleå University of Technology (LTU) sono legate da un lungo sodalizio, scaturito nel 2012 con l’istituzione dello UTC di Luleå. Nel settembre 2018 l’accordo di collaborazione è stato rinnovato fino al 2020. Il progetto si focalizza sulla tecnologia dei sensori e sul monitoraggio di cuscinetti, macchine e unità quali gli ingranaggi. L’obiettivo è trovare soluzioni che prolunghino la durata di esercizio dei prodotti, riducano l’esigenza di lubrificanti e aumentino la sicurezza dei prodotti. La collaborazione coinvolge anche altre parti dell’industria e numerosi clienti SKF, tra cui quelli che operano nelle industrie forestali e dell’energia. È stato realizzato, per esempio, un nuovo sensore che rileva e segnala l’ingresso di acqua nei cuscinetti lubrificati, contribuendo a prevenire l’insorgere di danneggiamenti severi alle macchine.

Imperial College London, nel Regno Unito, e SKF collaborano con successo da oltre trent’anni.

Imperial College London, Regno Unito

Imperial College e SKF vantano una collaborazione di successo ultratrentennale, che è stata formalizzata nel 2010 con l’istituzione presso l’università dell’SKF University Technology Centre for Tribology. Lo UTC fa parte del Gruppo di Tribologia dell’Imperial, che è attivo in questo campo dagli anni ‘40 ed è riconosciuto a livello mondiale come centro di eccellenza per la ricerca tribologica. Attualmente il gruppo è formato da circa 60 persone tra studenti e staff.

La ricerca dello UTC s’incentra su studi fondamentali che hanno però diretta applicazione sui prodotti e servizi SKF, come prolungare la durata dei cuscinetti negli ambienti gravosi e diminuire il consumo di energia mediante la riduzione dell’attrito dei cuscinetti. Per sostenere la ricerca dello UTC, l’Imperial College ha progettato e realizzato speciali strutture di prova, compresi nuovi metodi per studiare la fatica da contatto di rotolamento e i meccanismi delle graffiature superficiali per scuffing, oltre a un nuovo banco prova per “cuscinetti in zaffiro” che permette di osservare sul posto la lubrificazione dei cuscinetti.

L’INSA Lyon, Francia

LaMCoS*, INSA** Lyon, Francia

Presso l’INSA Lyon, SKF e LaMCoS hanno istituito la Cattedra sulle Interfacce Lubrificate per il futuro, che punta a studiare l’identificazione, la modellazione e il comportamento dei lubrificanti nelle condizioni estreme delle interfacce lubrificate.

Lione è anche sede dell’industria aerospaziale, un settore molto importante per SKF, e la ricerca condotta all’INSA Lyon ha spesso per oggetto i cuscinetti in questa applicazione. La collaborazione tra SKF e LaMCoS risale a ben prima che fosse istituita la Cattedra, ma la leadership congiunta ha rafforzato il legame.

Tra gli ambiti di ricerca di LaMCoS ci sono i fluidi lubrificanti, i meccanismi di lubrificazione e le interazioni tra fluidi e solidi. La lubrificazione svolge un ruolo cruciale nel ridurre le perdite per attrito, l’usura e i rischi di danneggiamento correlati, di particolare importanza nelle applicazioni aerospaziali.

INSA Lyon è anche la casa di Tribogyr, il banco di prova più grande e sofisticato mai costruito per misurare l’attrito e lo spessore del film lubrificante nei contatti rotanti sottoposti a carichi elevati, che rappresenta un risultato concreto della collaborazione.

*Laboratoire de Mécanique des Contacts et des Structures, laboratorio di ricerca presso INSA Lyon
** Institut National des Sciences Appliquées de Lyon