Una nuova frontiera per le HUB units

La versatilità delle unità mozzo ruota SKF
In genere non li possiamo vedere e di solito non ci accorgiamo della loro presenza. Questa affermazione da immediatamente idea di come un prodotto come il cuscinetto sia difficile da descrivere nonostante sia montato in quasi ogni organo in movimento. Spesso, inoltre, un semplice colpo d’occhio su un disegno d’assieme non è sufficiente per comprenderne l’importanza all’interno di un’applicazione.
   Tutto fila liscio e nessuno se ne cura. Ma quando qualcosa non va e tutto si ferma allora sono guai. In quell’istante il cuscinetto, anche il più banale, il più semplice ed economico, assume immediatamente un valore immenso. Di solito infatti l’incidenza di un cuscinetto sul costo complessivo di una macchina è trascurabile se messo a confronto con il danno economico che un arresto non previsto può provocare.

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La versatilità delle unità mozzo ruota SKF
In genere non li possiamo vedere e di solito non ci accorgiamo della loro presenza. Questa affermazione da immediatamente idea di come un prodotto come il cuscinetto sia difficile da descrivere nonostante sia montato in quasi ogni organo in movimento. Spesso, inoltre, un semplice colpo d’occhio su un disegno d’assieme non è sufficiente per comprenderne l’importanza all’interno di un’applicazione.
   Tutto fila liscio e nessuno se ne cura. Ma quando qualcosa non va e tutto si ferma allora sono guai. In quell’istante il cuscinetto, anche il più banale, il più semplice ed economico, assume immediatamente un valore immenso. Di solito infatti l’incidenza di un cuscinetto sul costo complessivo di una macchina è trascurabile se messo a confronto con il danno economico che un arresto non previsto può provocare.

In altre parole spesso ci si preoccupa da un lato di risparmiare alcune centinaia di Euro in manutenzione con il rischio – nella migliore delle ipotesi – di investirne molti di più nella sostituzione di un cuscinetto che, via alcuni semplici accorgimenti, sarebbe durato di più. Dall’altro si ostacola inconsapevolmente l’innovazione per la facile tentazione di lasciare le cose come stanno (perché si è sempre fatto così oppure perché non ha mai dato problemi o ancora perché “è da una vita che funziona”).
   In fondo il cuscinetto è un frutto maturo. Perché quindi cambiare? Perché continuare ad investire? La risposta sta nella dote evolutiva che contraddistingue gli uomini della SKF. Un’irrefrenabile voglia di migliorarsi attraverso nuove sfide al fianco dei propri clienti. Sono molti quelli che la pensano così. Un impagabile contributo teso verso lo sviluppo di nuove soluzioni tecniche.
   La SKF non ha mai creduto alla staticità e per questo, da sempre, promuove lo sviluppo continuo e la creazione di nuovi prodotti e servizi. Fin dall’inizio la SKF si è concentrata sulla qualità e lo sviluppo tecnologico. L’intensa attività nel settore della ricerca tribologica ha avuto come risultato un numero sempre crescente di innovazioni, che hanno dato vita a nuovi prodotti e creato nuovi standard nel mondo dei cuscinetti.
   Quando Sven Wingquist, fondatore della SKF, disegnò il primo cuscinetto radiale orientabile a sfere aveva ben in mente quale problema dovesse risolvere. Forse, molto meno chiaro era, a quel tempo, il reale successo che la sua invenzione avrebbe avuto e l’effettivo impatto sul mondo industriale a venire.

Incalcolabile.
Basti pensare che nel primo anno di attività la fabbrica produsse 2200 cuscinetti: era il 1907. A distanza di un secolo la SKF possiede più di 100 siti produttivi ed è presente in oltre 130 paesi del mondo, con poco meno di 39000 dipendenti e un fatturato 2005 di 49285 milioni di Corone Svedesi.
   Con un briciolo di orgoglio e presunzione si può dire che i cuscinetti SKF sono adatti a ogni tipo di applicazione e che non esiste una condizione, neanche la più improbabile nel luogo più remoto del globo, dove un prodotto SKF non possa garantire prestazioni al massimo livello.

Un esempio recente di come la SKF si stia evolvendo verso il ruolo di fornitore di soluzioni ad elevato contenuto ingegneristico è senza dubbio costituito dal cuscinetto mozzo ruota notoriamente destinato all’industria automobilistica. Un’opportunità per utilizzare una soluzione innovativa in applicazioni concettualmente a volte molto diverse da quella per cui i cuscinetti sono stati progettati in origine.
   Questa unità rappresenta una soluzione compatta, semplice da installare ma soprattutto affidabile dal punto di vista della sicurezza su strada. In effetti, per farsi un’idea, basta pensare anche per un solo attimo a quali condizioni era per le HUB units estreme questi cuscinetti sono chiamati a soddisfare sulle nostre automobili tutti i giorni. Urti, velocità e carichi variabili, sbalzi di temperatura, lunghi periodi di inattività, polvere, spruzzi di acqua e di fango. E nonostante tutto questo, di norma, il cuscinetto dura almeno quanto l’automobile senza essere mai sostituito.
   Conoscete condizioni più critiche di queste tutte concentrate sullo stesso componente meccanico?

Di fronte a
queste “allettanti prospettive” è stato naturale chiedersi: ma se questi cuscinetti sono in grado di operare in condizioni così difficili perché non sfruttarne le peculiarità anche per altre applicazioni industriali al momento limitate dalle performance di allestimenti all’apice della loro carriera?
   Queste unità cuscinetto offrono diversi vantaggi tecnici ed economici. Sono di minore ingombro – in special modo assiale – possiedono guarnizioni striscianti integrate ad elevato rendimento e basso attrito, non necessitano di alcuna registrazione, nè lubrificazione e, di solito – un aspetto da non sottovalutare – sono più leggeri.

Le unità mozzo ruota permettono una riduzione significativa nei tempi di installazione, delle dimensioni d’ingombro rispetto alle soluzioni convenzionali. A tutto vantaggio dei consumi di energia, di una più lunga durata di esercizio che della sostenibilità ambientale in quanto non richiedono alcuna manutenzione.
   Dove si ravvisa la possibilità, l’applicazione viene studiata “ad hoc” dall’Ingegneria dell’Applicazione SKF attraverso un intenso lavoro di sviluppo che mira a soddisfare ogni singola richiesta del cliente nell’ottica di ottenere il massimo vantaggio applicativo.
   L’applicazione del cuscinetto mozzo ruota SKF non è più da tempo ad esclusivo appannaggio del mercato delle quattro ruote e si sta dimostrando in grado di soddisfare molte e diverse applicazioni industriali. Fra i tanti possiamo citare diversi casi nei settori tessile, agricolo, nel “movimento terra”, nell’industria per la lavorazione del marmo, il settore del sollevamento e dei riduttori.
   Fatevi avanti dunque! C’è sicuramente un cuscinetto mozzo ruota SKF in grado di soddisfare le Vostre esigenze.