Fiducia conquistata

Per i macchinari agricoli la vita è dura. Da una parte, fango, acqua, polvere e terra che rendono difficili le condizioni di lavoro, dall’altra utilizzatori spesso inesperti che pretendono l’impossibile. Anche la manutenzione non è sempre adeguata. Per migliorare l’affidabilità delle proprie macchine, la Gomselmash ha scelto di potenziare i cuscinetti di alberi e riduttori.

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Sintesi

QUALITÀ SUPERIORE

I cuscinetti SKF radiali a sfere 16022/C3 e 16028/C3 e i cuscinetti orientabili a rulli 21310 E sono montati in varie posizioni chiave, tra cui gruppi trasmissione, prese di forza, ingranaggi e alberi dei ventilatori. Oleg Rekhlitsky, progettista capo del settore mietitrici della Gomselmash, si è così espresso: “I cuscinetti SKF ci hanno permesso di migliorare l’affidabilità delle nostre macchine per l’esportazione, rivelando una qualità superiore che ne giustifica il prezzo. Inoltre la SKF è un partner affidabile, in cui operano persone collaborative, capaci di rispondere prontamente e in modo efficiente anche alle nostre richieste particolari”.

Per i macchinari agricoli la vita è dura. Da una parte, fango, acqua, polvere e terra che rendono difficili le condizioni di lavoro, dall’altra utilizzatori spesso inesperti che pretendono l’impossibile. Anche la manutenzione non è sempre adeguata. Per migliorare l’affidabilità delle proprie macchine, la Gomselmash ha scelto di potenziare i cuscinetti di alberi e riduttori.

’impressionante esposizione di medaglie e trofei che accoglie il visitatore nello showroom della Gomselmash testimonia l’elevata qualità dei suoi prodotti. La società è il più importante costruttore di macchine agricole della Bielorussia, dove l’agricoltura svolge un ruolo precipuo nell’economia del paese e i relativi macchinari occupano un posto di rilievo. Vyacheslav Belykh, titolare del settore import/export, afferma: “Sono fondamentali per il benessere del nostro paese e la Gomselmash è uno dei maggiori costruttori di macchine agricole dell’Europa dell’Est”. L’azienda, che è statale, fu fondata nel 1930 nella città industriale di Gomel, circa 300 chilometri a sud-est di Minsk, capitale della Bielorussia. Belykh racconta che all’inizio trattavano attrezzature di tipo più semplice, quali aratri ed erpici trainati da cavalli. Tra il 1939 e il 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale (che nei paesi dell’ex Unione Sovietica è detta la Grande Guerra Patriottica) la fabbrica fu evacuata, chiusa e trasferita a Kurgan, vicino a Omsk, in Siberia, dove fu rimessa in attività per rispondere ai bisogni dell’esercito sovietico. Fu riportata a Gomel nel 1944 e oggi dà lavoro a 18.000 persone nei cinque impianti produttivi. La società ha altri due impianti di montaggio in Russia, precisamente a Bryansk e a Svetlogorsk.

La Gomselmash costruisce circa 40 diversi tipi di moderne macchine agricole, quali aratri, mini-trattori, cavabietole, mietiforaggi, falciacondizionatrici, ranghinatrici, seminatrici, ecc. Nel 2007 sono state prodotte 2400 unità motorizzate e 4000 unità trainate. La società produce anche parti e macchinari su contratto per conto terzi. “Diamo grande importanza all’innovazione”, precisa Belykh. “Ogni anno vengono introdotti da tre a cinque nuovi modelli, alcuni sono evoluzioni di quelli esistenti, mentre altri sono di nuova progettazione”.

 

Con la cadutadell’Unione Sovietica, nel 1991, la Gomselmash ha vissuto tempi difficili. In un articolo sul mensile economico Belarusian Economy, il giornalista Valeriy Sidorchik ha scritto: “Come risultato della disgregazione dell’Unione Sovietica, i legami economici tra le varie repubbliche sovietiche sono stati tagliati e la vendita di attrezzature agricole è crollata. Società come la Gomselmash hanno messo in aspettativa senza assegni alcuni dipendenti, mentre la maggior parte di essi lavora solo qualche giorno a settimana”.

Il fatto che la Gomselmash sia sopravvissuta – e sia fiorente – è attribuibile in larga misura a una vincente strategia a favore delle esportazioni. Belykh chiarisce: “Per molti anni la bilancia commerciale bielorussa è stata in deficit e per molte aziende è stato prioritario migliorare le esportazioni. Quasi la metà della nostra produzione è destinata all’estero, principalmente in Cina e in alcuni paesi dell’America Latina, oltre che in Russia e in altri paesi della CSI, in particolare Ucraina e Kazakhistan”.

Aumentare le esportazioni non è stato comunque facile. In primo luogo si è reso necessario migliorare la competitività dei macchinari e per fare ciò gli ingegneri della Gomselmash si sono adoperati in particolare per aumentarne l’affidabilità.

Esaminando le cause di rottura delle macchine, gli ingegneri hanno constatato che spesso all’origine c’è il cedimento dei cuscinetti. Infatti poche altre attrezzature meccaniche operano in condizioni di esercizio così usuranti. Carichi gravosi, condizioni del terreno spesso difficili e una scarsa manutenzione mettono a dura prova questi prodotti.

Oleg Rekhlitsky, capo progetto del settore mietitrici, afferma: “Per le macchine agricole, che devono offrire lunghe durate di esercizio, la resistenza e l’affidabilità sono caratteristiche importanti. E lo sono ancora di più se si tratta di macchine per l’esportazione. Abbiamo capito che una soluzione economicamente vantaggiosa per migliorare questi fattori consisteva nel potenziare i cuscinetti di alberi e riduttori montati in posizioni chiave. Adottare i cuscinetti SKF ci ha permesso di far aumentare la fiducia nei nostri macchinari. Ormai li usiamo da più di dieci anni e non potrei immaginare di farne a meno”.

Cos’ha in serbo il futuro? Valeriy Sandalidi, business manager della SKF in Bielorussia, è fiducioso. “Negli ultimi anni, la nostra attività in questo paese è cresciuta del 20-30 percento all’anno. Intendiamo mantenere questa posizione, nonostante una concorrenza sempre più agguerrita, non solo in termini di prezzo ma anche di consegne. Negli undici paesi della CSI la Gomselmash è il nostro cliente più importante e siamo intenzionati a mantenere questa condizione”.