Ordine ed efficienza

Nella moderna industria cartaria, soggetta a forti pressioni, i fermi macchina sono il peggior nemico. Norampac, a Niagara Falls, sa come mantenere efficienti le proprie macchine.

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Sintesi

La Norampac è il settimo produttore di cartone ondulato del Nord America e il primo in Canada, con otto stabilimenti per la produzione del cartone ondulato e 26 impianti per la produzione di scatole situati in Canada, negli Stati Uniti e in Francia. Questi ultimi sono ubicati strategicamente per servire le esigenze dei gruppi industriali nei settori della carta e dei generi di consumo. Interamente di proprietà della Cascades Inc di Kingsey Falls, in Quebec, Canada, la Norampac produce anche linerboard e prodotti speciali in cartone ondulato. Fornisce altresì prodotti di carta ad altri stabilimenti del Gruppo Cascades e a società indipendenti. La Norampac dà lavoro a 4.700 persone e nel 2005 ha totalizzato vendite pari a 1,2 miliardi di dollari canadesi.

Nella moderna industria cartaria, soggetta a forti pressioni, i fermi macchina sono il peggior nemico. Norampac, a Niagara Falls, sa come mantenere efficienti le proprie macchine.

Clyde Smith è in piedidi fronte a enormi rotoli di carta marrone, alcuni composti da più di 8.500 metri di carta, che formano un pila alta oltre due metri nei pressi della zona di carico della cartiera Norampac Inc., di Niagara Falls, nella parte più settentrionale del New York State, presso il confine con il Canada. Smith, che è il direttore generale, informa che questo stabilimento produce giornalmente 730 tonnellate di cartone ondulato – circa 250.000 tonnellate all’anno. Il prodotto è impiegato per la fabbricazione di scatole di cartone ondulato: metà della produzione è destinata ad altri stabilimenti della Norampac che producono casse per spedizioni marittime, mentre la parte restante va a società che producono carta e scatole. Ogni giorno 800 tonnellate di scatole di cartone ondulato usate, la materia prima dello stabilimento, vengono rilavorate per dare vita a nuovi prodotti. Non c’è molto spazio nel magazzino di questo impianto che ha compiuto 86 anni ed è quindi essenziale, dal punto di vista logistico, consegnare ai clienti il prodotto finito in modo tempestivo ed efficiente. Ciò presuppone un funzionamento senza intoppi. “Per avere successo nel riciclo, che è il nostro settore di attività, è necessario che tutto sia perfettamente in ordine”, spiega Smith.

A richiedere la massima attenzione sono le attrezzature di produzione. Lo stabilimento risale al 1921 e, per evitare costosi fermi, la Norampac ha scelto di mantenere con estrema cura le proprie macchine, avvalendosi della manutenzione preventiva e dei programmi di condition monitoring. L’impianto è dotato di due continue di Fourdrinier composte da migliaia di parti rotanti, tutte essenziali e che non possono essere soggette a guasti improvvisi. Le pompe, per esempio, sono munite di cuscinetti volventi che devono essere lubrificati adeguatamente, mentre il cedimento di un cuscinetto della seccheria può essere fatale. Smith ricorda un incidente in cui il lubrificante applicato in eccesso prese fuoco. “In un caso del genere si distruggono i cuscinetti, i sopporti e le sedi e non rimane che la scelta tra sostituire l’intero cilindro essiccatore da 20 tonnellate o la stessa testata. In entrambi i casi si tratta di un lavoro che richiede 40-60 ore, vale a dire una perdita di produzione pari a 20 tonnellate all’ora, per un totale di circa 800 tonnellate, e non c’è stabilimento che possa sostenere una tale perdita nell’attuale realtà dell’industria cartaria”.

Nel suo precedente incarico,presso lo stabilimento Norampac di Red Rock, in Ontario, Smith maturò una buona esperienza in fatto di manutenzione preventiva. Con la collaborazione della Altus Engineering, oggi facente parte della SKF Canada, egli introdusse un programma per analizzare gli organi vitali delle continue e delle apparecchiature ausiliarie atto a prevenire i cedimenti prematuri dei cuscinetti. Al suo arrivo a Niagara Falls, nel 1999, intravide l’opportunità di adottare un sistema analogo.

Rigoberto Moreno, che fino a poco tempo fa sovrintendeva al lavoro della SKF presso lo stabilimento di Niagara Falls dalla vicina sede canadese, ricorda che il programma era stato avviato come un semplice contratto di manutenzione predittiva, che presupponeva il rilevamento regolare e l’analisi delle vibrazioni emesse dai cuscinetti. I dati rilevati documentavano in modo eloquente il funzionamento di questi ultimi e permettevano di tracciarne la durata di esercizio, allertando tempestivamente i tecnici circa i possibili cedimenti.

 

Il programma sidimostrò efficace, al punto che la Norampac chiese alla SKF di occuparsi lei stessa della manutenzione di precisione – allineamento, equilibratura e montaggio dei cuscinetti di grandi dimensioni – durante le fermate annuali programmate. I vantaggi di affidare a una società esterna questo tipo di lavoro sono evidenti, come sostiene Smith: “Questo è economicamente più vantaggioso poiché la società esterna dispone di attrezzature avanzate, dei software più aggiornati e di tecnici, che mettono a disposizione la tecnologia di condition monitoring più all’avanguardia”. Inoltre per una cartiera è un grosso investimento avere personale addestrato che curi la manutenzione delle attrezzature. “Per me è meglio potersi concentrare sulla produzione, affidando a terzi il resto del lavoro”.

La collaborazione tra la Norampac e la SKF continua a crescere. Può capitare, come dice Smith, che un cuscinetto ceda all’improvviso, nonostante che apparentemente sia tutto normale. Nell’intervallo quindicinale tra due rilevamenti, può sempre succedere qualcosa: acqua nel lubrificante, la rottura di una protezione o un danneggiamento esterno. Questa eventualità ha suggerito l’adozione di sensori on line per il rilevamento continuo dei dati. Moreno sostiene che in caso di anomalie scatta un allarme e il tecnico può prendere immediatamente le misure del caso. Un apposito software provvede inoltre ad avvisare il personale preposto via cellulare anche dopo le ore di lavoro.

 

Non ultimo,per garantire l’aggiornamento dei tecnici della Norampac in materia di manutenzione e lubrificazione, la SKF offre corsi di formazione. Dice Smith: “Se riscontriamo l’insorgere di problemi inerenti all’installazione dei cuscinetti, pensiamo subito che i tecnici abbiano bisogno di un corso di aggiornamento”.

Complessivamente, Smith calcola che questo articolato programma sia costato alla Norampac 500.000 dollari, ma, come sostiene, “se paragoniamo il costo di una riparazione nel corso di una fermata programmata con quello di un cedimento grave, o anche solo di un piccolo guasto imprevisto, ci troviamo ad aver risparmiato da 1,8 a 2 milioni di dollari”. Moreno aggiunge: “Nonostante l’età delle attrezzature, l’impianto è straordinario, elemento di particolare valore in un’industria complessa come quella della cellulosa e della carta. È uno dei fiori all’occhiello del Gruppo Cascades”.


 

Conoscenza specifica della lubrificazione

Dal 2005 la SKF offre alla Norampac la propria consulenza in materia di lubrificazione. “Analizzando il sistema di lubrificazione, abbiamo riscontrato alcune lacune e abbiamo suggerito le modalità d’intervento più idonee”, dichiara Rigoberto Moreno della SKF. “Senza una valutazione adeguata in grado di fornire utili informazioni, si rischia di eccedere nella lubrificazione, che può provocare il surriscaldamento al pari di una lubrificazione insufficiente”.

I risultati delle analisi sulla lubrificazione hanno spinto Smith ad adottare un programma di gestione di quest’ultima. Un software aiuta i tecnici a determinare i tempi, la frequenza e la quantità delle operazioni di lubrificazione. Con l’ausilio del sistema MARLIN per il controllo dell’affidabilità delle macchine, simile a un PDA, i tecnici possono rilevare lungo la linea i dati sul fabbisogno di lubrificante e registrare la quantità applicata, oltre ad aggiornare automaticamente tutti i dati, una volta collegato lo strumento a un terminale. Lo stesso strumento permette ai tecnici di acquisire una serie di informazioni (vibrazioni, temperatura, condizioni dei cuscinetti, ispezioni visive, ecc.) nel corso di una stessa operazione.