Come e perchè una grossa macchina può essere armoniosa ed affascinante.

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Come e perchè una grossa macchina può essere armoniosa ed affascinante.

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Entusiasmo è la parola giusta per descrivere il tono con cui l’Ing. Marco Bugatti, figlio del fondatore Egidio Bugatti, mi dice che “è venuto il momento di BMB”.

Marco Bugatti vuole rendermi partecipe del successo generale che le macchine elettriche stanno riscuotendo sul mercato, ma, in particolare, del successo che sta ottenendo la sua azienda all’interno della vasta offerta di macchine elettriche.

Mentre Marco Bugatti, con immutato entusiasmo, continua a parlarmi delle ragioni che spingono i loro clienti a preferire le macchine elettriche, mi rendo conto che sto sorridendo perché sta usando gli stessi argomenti che, qualche anno fa, utilizzai per convincere suo padre a intraprendere questa strada: l’eliminazione dell’olio idraulico, il grande risparmio energetico, la silenziosità, la pulizia dell’ambiente di lavoro, le precisioni centesimali, etc..

Tuttavia qualcosa di nuovo c’è: ho trovato sorprendente, ad esempio, scoprire che gli utilizzatori di macchine per stampaggio, quindi i clienti dell’azienda BMB, considerino motivo di orgoglio sfoggiare una macchina Full Electric all’interno del loro parco macchine, proprio come farebbero per un’auto prestigiosa, o una bella motocicletta, se preferite ( io lo preferisco).

Non credete che questo sia uno spunto di riflessione per chi si occupa di marketing applicato al macchinario produttivo?

Considerare una pressa a iniezione un oggetto affascinante, apparentemente richiede un processo mentale elaborato; in realtà viene naturale quando si conosce la storia di queste macchine e, soprattutto, delle persone che le concepiscono e le costruiscono.

Credo che il fascino sia legato alla passione, e la passione è ciò che spinge alcune persone “speciali” a fare qualcosa di speciale.

Non bastano la razionalità e le logiche di mercato per portare un’azienda a godere della considerazione di cui BMB gode, ci vuole qualcosa di più, la passione appunto!

Qualche volta mi capita di discutere con il Sig. Egidio Bugatti su come si potrebbero realizzare certe soluzioni, superare determinati ostacoli: quelli sono i momenti più gratificanti del mio lavoro perché è lì che nasce qualcosa, è lì che si tocca con mano la passione. Mi rendo conto di quanto siano preziosi quei discorsi; per me, certo, che ho la fortuna di confrontarmi con una persona fuori dall’ordinario, una persona che possiede il dono, se vogliamo chiamarlo così, di concepire le sue macchine in maniera armonica.

Armonia è un’altra parola che sembra strano associare a una macchina che produce parti in plastica, eppure vi assicuro: il movimento di una ginocchiera di una macchina da 1400 tonnellate è armonioso. Provo a spiegarvi perché: avete mai visto una locomotiva a vapore partire? Non siete rimasti affascinati dalla visione di quelle enormi ruote di acciaio che, poco alla volta, mettono in movimento quella massa infinita? Sembra di percepire lo sforzo disumano fatto da quei pistoni con gli sbuffi di vapore che rafforzano fragorosamente l’idea.

Pensate a un moderno locomotore elettrico, alla dolcezza e la silenziosità con cui porta il convoglio a velocità impensabili ai tempi del vapore.

La ginocchiera di una macchina a iniezione di grossa taglia mi trasmette sensazioni simili: la ginocchiera è un componente importante della macchina, in qualche modo è una macchina a sé; serve a dare il movimento allo stampo, ma questo compito è tutt’altro che banale: prima porta il gruppo dello stampo, un parallelepipedo di acciaio delle dimensioni di un armadio a due ante e del peso di venti tonnellate (!), nella posizione di stampaggio a una velocità di 600 mm al secondo. Questo non vi dice molto? È poco meno della velocità con cui sfreccia un ciclomotore!

Poi, raggiunta la sua posizione, scarica sullo stampo millequattrocento tonnellate di spinta: in quel momento vedi le quattro colonne, alberi di acciaio di diametro superiore ai 200 mm, allungarsi di alcuni millimetri sotto l’effetto del carico.

Sarà la mia passione per la meccanica, ma vedo in tutto ciò possenza ed armonia.

Quando vedo le macchine in azione penso sempre con un pizzico di orgoglio: lì dentro ci sono le mie viti !

Infatti sono le viti a rulli satelliti (già il loro nome desta curiosità), il cuore del sistema che genera tali spinte.

Queste viti, e la loro complessa struttura interna, sono esse stesse un sistema armonico: il loro funzionamento, per certi aspetti, è simile a quello delle ruote dentate e le ruote dentate, se me lo passate, sono l’icona dell’armonia meccanica.

Questa macchina da 1400 tonnellate monta la ginocchiera elettrica con viti più grande mai realizzata al mondo! Sarà la stessa BMB a spostare più in alto l’asticella realizzando a breve una macchina da 1700 tonnellate.

L’obiettivo del Sig. Bugatti era quello di progettare e realizzare una nuova generazione di presse capace di integrare tutti i vantaggi offerti dalle macchine elettriche, ma nel rispetto della filosofia aziendale: la ricerca del più alto livello di qualità! Lavorando insieme si è arrivati a mettere a punto dei veri e propri assi controllati da macchina utensile nei quali il prodotto fornito da SKF, le Viti a Rulli Satelliti, rappresentano il cuore pulsante di un sistema perfettamente intonato.