Presentato alla fiera LIFT 2010 di Milano il nuovo argano GEM HW175C sviluppato con la collaborazione di SKF che ha fornito un’unità personalizzata.

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Presentato alla fiera LIFT 2010 di Milano il nuovo argano GEM HW175C sviluppato con la collaborazione di SKF che ha fornito un’unità personalizzata.

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Nei circa 10 milioni di ascensori installati al mondo, la trazione della cabina ascensore è comunemente realizzata mediante l’adozione di un sistema idraulico o di natura elettrica. In Europa, nel mercato dell’edilizia residenziale, più del 70% degli ascensori è dotato di un sistema di trazione ad argano; oltre 800.000 sono le unità presenti sul territorio italiano.

L’argano, utilizzato principalmente per immobili alti da 7 a 20 piani e per ascensori con velocità tipicamente compresa tra 0,1 e 2,5 m/s, trova collocazione sia su impianti in fase di realizzazione, che in fase di rinnovamento e ammodernamento.

Questi dati sono indicativi del potenziale pertinente ad uno dei segmenti industriali, Material Handling Segment, ai quali la SKF fornisce la sua decennale esperienza.

La SKF che da anni fornisce soluzioni a valore aggiunto per le esigenze dei propri clienti, ha rappresentato un forte partner per la GEM s.r.l. impegnata nella realizzazione di un nuovo argano, assicurando un elevatissimo grado di qualità e supporto per lo sviluppo tecnologico dello stesso.

GEM (General Elevator Machines) s.r.l. è una società nata nel 2006 dalla volontà di un gruppo di specialisti con oltre 15 anni di esperienza nel settore ascensoristico, per offrire ai mercati internazionali un’eccezionale sinergia di esperienze nella Ricerca & Sviluppo, Progettazione, Fabbricazione, Vendita ed Assistenza Post Vendita di argani per ascensori e montacarichi. L’ esperienza pluriennale dei soci fondatori, le innovative soluzioni progettuali accompagnate da nuove metodologie costruttive, una gamma completa di argani con elevati standard di qualità e prezzi competitivi, sono i fattori alla base del posizionamento competitivo della società, frutto di precise strategie, quale riferimento del settore. Ogni argano viene prodotto con materiali di alta qualità, secondo severe norme di produzione e con un accurato collaudo finale, a garanzia dell’ ottimale livello di funzionalità e sicurezza di impiego.

Sin dalle prime fasi di progettazione, la SKF ha definito e studiato l’impiego, sull’asse veloce del nuovo argano, di un’unità mozzo dedicata, che rimpiazzasse una coppia di cuscinetti a contatto obliquo comunemente adottata sull’albero d’ingresso del riduttore.

L’argano oggetto di questo studio è l’ultimo nato in casa GEM e si tratta del riduttore HW175C; molto compatto su due punti di appoggio, destinato ad impianti fino a 1000 Kg di portata e a 2,05 m/s di velocità. L’unità mozzo SKF BAH-0144C montata in posizione ben accessibile sulla vite senza fine, è preposta a sostenere contemporaneamente le forti spinte assiali e quelle radiali più modeste, derivanti dall’ingranamento. Il tutto ad un regime di rotazione variabile da zero a 1.500 rpm.

La partnership aveva come obiettivo la realizzazione di un argano con migliori caratteristiche in termini di durata, silenziosità di funzionamento e che fosse esente dalle normali attività di rilubrificazione dei cuscinetti.

Obiettivi raggiunti per mezzo di:

  • l’adozione di un sistema integrato di tenute volto ad eliminare la contaminazione all’interno del cuscinetto, dovuta sia alle particelle presenti nell’olio che lubrifica l’ingranamento vite senza-fine ruota elicoidale, sia alle particelle derivanti dalle operazioni di montaggio, reso tra l’altro più agevole rispetto alla vecchia soluzione con coppia di cuscinetti e sistema di tenute esterno;
  • l’adozione di un grasso con caratteristiche di lunga durata e scorrevolezza, scelto sulla base delle condizioni di funzionamento dell’argano;
  • un esatto giuoco di fabbricazione dell’unità che, montata con le corrette tolleranze di lavorazione delle sedi e del precarico di serraggio, permette di raggiungere i nuovi e più critici target di durata e la maggior rigidezza assiale.

L’analisi e la validazione preliminare di questa unità customizzata sono state condotte con l’ausilio di un software SKF, mediante il quale si è effettuato uno studio parametrico della durata a fatica. Creato un modello di simulazione riproducente fedelmente l’applicazione ed assegnando valori di temperatura, carichi e fattore di contaminazione più vicini possibile alla realtà, si è fatto variare il precarico assiale in funzionamento compreso tra con l’intento di definirne il valore che, massimizzando la durata a fatica dell’unità, permettesse di soddisfare il target richiesto dal cliente.

Risultato dello studio l’unità SKF BAH-0144C caratterizzata da:

  • una doppia corona di sfere guidata da una doppia gabbia realizzata in poliammide 6.6 rinforzata con fibre di vetro;
  • un riempimento di grasso ad alta scorrevolezza con range di temperatura di funzionamento compreso tra -30°÷140° C;
  • sistema integrato di tenute “R-Safe+”, ciascuna delle quali caratterizzata da un flinger in acciaio inox sul quale agiscono i due labbri di un anello in gomma acrilonitrilbutadiene, opportunamente energizzati per mezzo di una molla di precarico.

La collaborazione tra le due aziende è culminata con la realizzazione di un’unità mozzo che, recando vantaggi al cliente di primo montaggio ed anche all’utilizzatore finale, ha rispettato appieno la filosofia SKF, che da sempre è impegnata ad offrire supporto e prodotti di qualità ai propri clienti.